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Ai Hime finì... Ma i petali di Sakura imperversano in questo caldo inverno


L’avevo già citato qualche tempo fa, questa miniserie in 3 volumi edita dalla flashbook, era parte della mia “inaspettata botta shojo” complice una mia amica che mi lesse la “incestuosa” trama e così lo presi.
Devo dire che tutto sommato non è stata una pessima lettura, certo il primo volume mi era piaciuto tantissimo e nonostante sia abbastanza classico l’avevo salvato, salvo le ultime mielose pagine che potevamo rimandare al volume 2 (ma credo sia una prerogativa degli shojo rovinarsi nel finale in cui a tutti i costi l’ufficiale fidanzamento, il bacio, la scopata o comunque l’evento dell’anno deve essere ficcato malamente in 3 pagine in croce stonando con l’idilliaca situazione e dando un improvvisa accellerata non particolarmente gradita).
L’avrei salvato, lo giuro e stragiuro, ho atteso il volume 2 e mi sono quasi disperata per il 3 arrivato un pò in ritardo ma a lettura finita... come dire... mi è rimasto solo l’amaro in bocca.
Come ho già detto i disegni non mi dispiacciono più di tanto, anche se lo sguardo del bel tenebroso nei volumi finali va un pò a farsi benedire (insomma si è impegnata nel disegnarlo solo quando era oggetto principale delle fisse della protagonista poi tanti saluti) mentre trovavo irritanti gli occhi a palla di lei.
Era comunque simpatica la trama che voleva pescare un pò dall’antro proibito ma come al solito l’autrice mette le mani avanti dando vita a improbabili complessi quadri famigliari non proprio coerenti (e soprattutto stra usati) in modo che a conti fatti nessuno è parente di nessuno e la pedofilia non è un reato (ahahah).
Solitamente mi lamento delle forzature nella trama soprattutto quando si tratta di come lei incontra lui e ci finisce picci-picci 24 su 24, invece in questo shojo (anche se un pò clichè-oso) la questione viene gestita bene.
Non si sono incontrati sotto il cigliegio X così random perchè voleva fare la scena dei petali, ma perchè è parte della proprietà di famiglia (ecco non sarebbe stato male ampliare il quadro famigliare ma forse poi ci si intortava dell’altro con parenti non parenti e affini, e poi sono solo 3 volumi) e apparte i soliti 3 gatti altri non ci vanno, poi va beh verrà fuori che quel luogo ha anche ben altri (emo) significati.
Anche il “mollo la mia piccina da un adulto dissoluto” non era poi eccessivo, insomma visto lo stato un pò disastrato dei rapporti tra ziuccio caro e padre, e padre – figlia, in un certo senso ci stava mollare la figlia perennemente da sola (ma sti genitori devono sempre viaggiare per il mondo per lavoro? Minchia lo facessero i miei >.<) dal non fratello “maturo” che potrebbe essere un valido esempio di indipendenza per lei e inoltre riavvicinare un pò tutto.
Certo... il concetto di “lei va a vivere da lui causa altri” (e non perchè ha la testa per una vera convivenza) è strausato negli shojo, ma come ho già detto a volte è talmente illogico e forzato da irritarmi -.-.
Per tutti i suoi 3 volumi Ai Hime è una lettura scorrevole e tranquilla, anche troppo perchè in definitiva... non succede nulla ahahah però rallegratevi è uno dei pochi shojo in cui non viene usato veramente il triangolo amoroso del cavolo tanto classico quando allunga brodo.
Certo c’è un abbozzo quasi umoristico ma poverino il secondo pretendente non viene mai preso sul serio >.<.
Quindi si diciamo che come shojo resta tranquillamente sulla sufficenza, non strappa grandi emozioni (anche perchè i momenti “epici” vengono buttati lì a fine volume di punto in bianco, tanto che di colpo la protagonista si sveglia ninfomane [o forse c’era qualcosa di strano nella sigaretta fufu]) ma è molto tranquillo e simpatico senza eccessi evitabili anche se qualche colpo di scena non avrebbe fatto schifo o per lo meno 2 difficoltà 2 degne di tale nome.
Il volume 3 è forse il peggiore, sia per il finale buonistico e privo di intoppi o difficoltà, sia per un paio di scelte illogiche come la scena della cioccolata e il bambino (quale persona si getta a quel modo a causa di una cioccolata bollente in caduta??? E io sono anche una che si è ustionata con quella bevanda maledetta *sorseggia ciobar fondente [non è vero]*).
Ripeto e ripeterò sempre, io e gli shojo non ci amiamo è mero influsso malefico di un certo soggetto se mi trovo a parlare di shojo e se effettivamente nella mia libreria stanno iniziando a proliferare (anche perchè in questo periodo o mainstream narutiani, o hentai dalle copertine brillanti, o shojo >.< per fortuna è uscito Brave 10 con un ritarno annualeeee :P).

In breve: shojo abbastanza classicheggiante ma non troppo (qualche spunto carino c’è l’ha), disegni buoni (per essere uno shojo), ma aimè troppo love-love e piatto insomma la coppietta principale (e unica) è sempre lì ad amoreggiare in un iddiliaca situazione che dure 3 volumi... niente gelosie, niente terzi incomodi, niente genitori responsabili che strappano la figlia dalle grinfie di un parente acquisito semi-pedo che le farà sfornare uno stuolo di bimbi (cof cof).

Consigliato a chi:
+ beh sente puzza d’incesto o simili e lo compra al volo
+ non cerca nulla di impegnativo e lungo, ma una storiella romantica breve, con 0 drama
+ ha strane fisse su strani rapporti con tutori, convivenze, genitori inesistenti, occhialuti, falsi maturi et simili
+ ama le smelassaggini, i rapporti perfetti ed idilliaci coperti di frasettine romanticheggianti e poetiche (abbastanza decenti devo dire)
+ volete leggere uno shojo in cui la parola più usata è “Scimunita” e chiedervi perchè il traduttore c’e’ l’ha messa O.o (come rovinare un personaggio con 1 singola parola ahahah)

Evitatelo se:
- cercavate uno shojo nuovo ed elettrizzante, qui succede ben poco
- volete qualcosa di profondo, strappalacrime e complessato
- siete fissati con cose ben più strane ed estreme, in effetti l’unica scena “hot” è davvero penosa, il massimo sobbalzo lo farete quando vedete spuntare i bimbi (ma ormai vi ho rovinato la sorpresa fufu)
- cercavate una protagonista forte e risoluta, nè sie è più passiva dei miei pg uke quando rinunciano alla loro testardaggine -.-
- vi fa nervoso vedere il retro del volume 2 semi-identico a quello del volume 1 (io ho avuto un infartino XD)

Due info 2 sull’autrice:
Ovviamente la suppy non sapeva chi era però ho notato una cosa (sarà l’occhio allenato nel riconoscere i disegni, solo quelli) però la Kako Mitsuki (d’ora in avanti Ka-Mi *oooh kami-samaaaa [suppy non cantare sei stonata]*) era totalmente sconosciuta in Italia, poi arriva in sordina presso la Flashbook e... poi... me la vedo comparire ovunque O.o per di più i suoi primi progetti...
Che è successo? È morta? C’è stata un offerta sui suoi diritti?? Comunque nel giro di boh... qualche mese? Eccola spuntare nella Flash, ok 3 serie su 4 sono della Flash ma in semi contemporanea con Ai-hime è uscito Sora Log (sempre Ka-Mi) ma by planet!! O.o
WHAT!? Credo che di quello manchi il 4° ed ultimo volume, ma non mi interessa >.<
Inizia a spuntarmi stile funghetto, non che la odi però di colpo mi sono trovata circondata O.o
Serie e non serie, editori e non editori nostrani, il suo difetto però è sempre lo stesso, storie piacevoli ma leggere >.< tutto sommato uno shojo subibile anche se non ti resta molto in testa *impacchetta ai-hime*

Infondo hanno messo
al mondo anche
questa eresia...
Ora sulla falsa riga del “Ma dai! Esce per questo editore e l’altra opera per questo? Che si fa ci scopiazzano!?” parlerò dei ciliegi citati nel titolo, in un colpo solo ho beccato la scena iniziale di ai-hime e il mio ultimo imprevvisto acquisto, ma come dire... mi ha lasciata sbigottita O.o (senza contare la botta poetica da titolo immanemente lungo :P)
Le Clamp (più vecchie che nuove) fungheggiano nelle checklist.
Tutto credo iniziò con la riedizione di RG Veda by Magic (mi piace la nuova magic ma dio... rg veda aveva un odore tremendo, sia maledetto l’inchiostro, e mi sono fermata a metà tanto già l’avevo e ho notato nel secondo volume una cosa che non mi è piaciuta).
Poi toccò a X by J-pop, ovviamente la star continauva con quella roba tsu-holiccosa che i miei occhi non vedono manco se mi spiaccichi il volume davanti (al massimo vedo stile pixel di censura).
Ah già dimentico sempre Rayheart rifatto by star, di cui mi sono lamentata della copertina fogliosa ma tutto sommato era un edizione degna come qualità – prezzo (in realtà visto che ray è andato disperso mi è piaciuto riaverlo, d’altro canto la riedizione di blame mi sta facendo paura, ma tanto... se continua così non uscirà mai muaaaa).
L’uomo per me by GP, che è stato anche uno dei miei primi acquisti di questo editore (non è male ma sto arrivando a tappo con le clamp).
Ah già, forse sono usciti un paio di volumi di Tokyo Babylon dalla d/visual a inizio anno (non ricordo >.<).
Poi ecco spuntare Gate 7 by planet, a cui ho dato un occhiata oggi aspettando che finisse di piovere e mi è scivolato addosso ancor peggio di Kobato (by J-pop, suppongo sia finito anche in italia ormai).
Complice forse l’anniversario, o forse è solo un corri corri scopiazziamoci a vicenda visto che loro fanno uscire le clamp facciamole uscire anche noi, io davvero non ne posso più.
A comunque nonostante la stranezza della Sakura Perfect (sta ceppa) Ediction non è affatto male, mi ricorda troppo un libro economico ma infondo ha un prezzo invidiabilissimo e una carta spettacolare (molto jappica, o almeno molto square-jappica visto che ho solo volumi della square) anche se spesso l’inchiostro va a farsi friggere (alcune pagine sono grigiastre) ma non è affatto male, non comprerò gli altri perchè non c’è cristi che abbia posto per quel mattone ma è un ottima opportunità per chi se l’è perso (anche se Sakura e Saru [j-pop 2 volumi serie conclusa] oggi mi hanno spaccato i tendini del polso con quella copertina rigidissima -.-) anche se io non l’avrei di certo chiamata edizione perfetta.
Il fatto è che... davvero mi puzza immensamente di “avversario” per Gate 7... è un edizione assai strana per un manga poi, è bella mattonosa ed alta, e mi fa piacere che la star faccia riedizioni e non penosi incolli dell’anno mille chiamate ristampe tipo un certo Angel San by planet -.-.
In ogni caso se non avete Sakura in nessuna versione alzate il culetto e andate a comprarvelo! Infondo io salvo solo RG Veda e Sakura, in misura minore Chobits e Rayheart.

A dimenticavo! La j-pop qualche secolo fa dichiarò che avrebbe fatto uscire alcuni vecchi volumi (principalmente volumi unici) delle Clamp, ora non vi parlo a nome mio (se no sarebbe molto peggio l’aggettivo) ma... sono delle schifezze, ritenute tali da diveeeeersi fan, inoltre ora sono pure schifezze datate ma... se volete buttare soldi fatelo pure *annuisce*

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