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[Mese del PuntaeClicka] Speciale "Horror"

Nota: benvenuti al mese del punta e clicka, giochi da pochi € e poche ore quasi tutti provenienti da Bigfish.
Sono da considerarsi Fast Comment e non recensioni vere e proprie
Tutte le immagini vengono dal sito ufficiale dello sviluppatore

Prendete il termine “horror” con le pinze (c'è un motivo per quelle belle virgolette"), questi giochi sono lungi dal tentare di infartare qualcuno ma non sono nemmeno ambientati sui folletti allegri a spasso nei giardinetti colorati (cit.).
Questo è l’articolo precedentemente definito come “speciale dinamici” ma ho aggiunto un gioco e visto che anche il nome faceva schifo ho cambiato :P.
In questa lista c’è anche il precedentemente citato caso particolare del gioco consigliato dagli “esperti” che mi è piaciuto, mentre gli altri li ho fiammati amabilmente nella lista degli orriri da evitare.

Si tratta di House of 1000 Doors che in effetti non è malvagio anche se molto “fuffoso” e con il giusto di consistenza.
Le new entry invece è Macabre Mysteries che ho voluto provare in prima persona dopo aver fatto la recensione ai Dark Parables e devo dire che... mi ha un pò deluso >.<
Ho avuto molto da fare in questi giorni e quindi queste saranno proprio delle mini recensioncine perché ricordo il giusto avendoli giocati ormai mesi fa *inchino*
Comunque basta con le cianate! Recensiamo!

Macabre Mysteries La maledizione del Nightingale *new*
La new entry e scusa “ufficiale” del cambio di nome di questa parte della rubrica sui “punta e clicka ad oggetti nascosti che non costano 'na ceppa”.
Questo gioco è dei Blue Tea, i creatori del precedentemente trattato Dark Parables, e fu annunciato nel 2011 come primo di una serie.
Per 6 capitoli esplorerete il teatro appartenuto a vostro nonno, abbandonato da quando un incendio lo distrusse per metà e il nonnino sparì, secondo tutti scappò dopo averlo appiccato.
La grafica e la struttura assomiglia molto al DP sul principe ranocchio, infatti il diario è gestito tale e quale a quello.
L’ambientazione, nonostante sia spazialmente limitata (tutto si svolge nelle sale del teatro) è molto ricca e varia infatti le varie stanze dei membri del cast del teatrono solo un elogio alla follia, il più delle volte però sembrerà di essere in un circo invece che in un teatro (qualcuno deve avere le idee confuse XD).
La vera novità del gameplay sta nel potere della protagonista, che può vedere scene del passato per scoprire cosa accadde veramente prima dell’incendio.
In soldoni si tratta di punti in cui vedere un certo ambiente reso in maniera meno decadente ed abbandonata, e trovare determinati oggetti per andare avanti (niente di particolare, almeno in Haunted Past si erano scervellato un pelino di più [vedi sotto]).

L’altra particolarità sta nel diario, che via via che scoprite alcun indizi sui vari personaggi che incontrate, tra passato e futuro, si aggiornerà con una fotografia correlata di descrizione; inoltre i video, una volta sbloccabili, potranno essere visti in qualsiasi momento (anche se si tratta di solo 5 video).
C’è una certa cura, non solo nei disegni che restano comunque belli come nei DP, ma anche nel doppiaggio, infatti non solo i protagonisti della vicenda avranno una voce, ma anche i comprimari che appaiono nelle scene “passate” potranno dire la loro con un click.
Rispetto ai DP, che poi stanno diventando sempre più poetici ma facili, il Macabre è abbastanza difficilotto in parte a causa dell’aiuto, infatti per sapere cosa fare con un determinato oggetti (e ci sono alcuni che vi trascinerete per mezza partita) bisogna lanciarlo dentro all’occhio suggeritore, che molto gentilmente vi mostrerà l’oggetti in cui usarlo ma non la location, il che a volte può risultare davvero frustrante.

L’estetica è gradevole e la storia simpatica ma questo gioco non mi ha entusiasmato più di tanto, almeno non come i DP.
L’ambientazione è efficace ma disgraziatamente dopo pochi click capirete tutta la vicenda e anche l’apparizione di personaggi dubbi (la giornalista, che poi ha una scusa pessima per essere lì) che vi aiutano non fa gridare di certo al miracolo.
Vista l’idea di voler raccontare la storia a blocchi situati random nel tempo si poteva fare di meglio, inoltre alcune soluzioni degli enigmi non hanno totalmente senso logico, tutto questo sommato al fatto che non ho giocato alla versione col capitolo bonus et simili, non mi hanno fatto apprezzare gran che questo primo capitolo di una prima saga e continuo a preferire i DP.

Certo resta un gioco graficamente bello, con una trama carina ma niente di particolare, o forse, semplicemente, mi aspettavo troppo dopo i DP.

House of 1000 Doors - Segreti di famiglia
 Questo è il famigreato unico consigliato che mi sia piaciuto, ha un ottima durata e la storia non è affatto male.
Sul fronte grafico siamo messi abbastanza bene se non fosse per l’eccessivo uso di filmatucci CG e simili che in giochi a basso budget come questi sarabbe meglio evitare, perché appunto la computer grafica risulta legnosa e ridicola rispetto a quanto siamo abituati a vedere.
All’inizio l’avevo droppato, perché non mi diceva nulla e la protagonista è a dir poco odiosa e ridicola (e lo resta).

Una fallita semi-depressa scrittrice di libri sul paranormale riceve una macchina da scrivere con un messaggio preimpostato da stampare (cosa ridicola) che la porta a una seduta spiritica (e non si capisce bene se la protagonsita ci crede oppure è solo stizzita dai ciarlatani) che le fa vedere la nonna morta (che ha pure sbagliato epoca coi vestiti) che la porta ad entrare nella famigerata casa dalle infinite porte.
L’inizio, sinceramente, non è dei migliori, anzi è molto ridicolo.

Comunque la nostra scrittrice vagherà per la casa conoscendone i vari abitanti, una numerosa “famiglia” ognuno con strani poteri, ognuno ha poi un ambientazione correlata infatti dovrete aiutarli a sistemare la brutta situazione in cui sono finiti e placare gli spiriti dei morti di tale contesto.
Dopo aver aiutato tutti, scoprendo così la vera missione di questa strana "famiglia", ed aver recuperato un minimo di fiducia nel mondo, la nostra prode gentil donzella... lo mette nel culo a tutti, salta fuori dalla casa misteriosa e scrive un best seller in barba ai poveri spiriti e ai sacrifici dei suoi compagni di sventura -.-
Si, ‘sto schifo di finale si meritava lo spoiler.

Comunque il gioco è mediamente facile, è diviso in 7 capitoli abbastanza lunghi, ma il fattore più positivo e “aiutante” è il potersi teletrasportare nelle varie location usando la mappa (vita facile).
Comunque, tralasciando il finale, sia i protaognsiti che le varie storie degli spiriti irrequieti sono assai carine e coinvolgenti quindi tutto sommato è un buon gioco, anche se accusa un pò gli annetti.

Haunted Past Il regno dei fantasmi
Più animato di così non si può, e forse nemmeno così breve.
Haunted Past ha per protagonista una ragazza che torna nella casa materna a investigare su quanto accadde ai suoi genitori.
Le location sono ricche di effetti luminosi e oggetti animati vari, gli enigmi sono abbastanza varie e taluni abbastanza diversi dal solo, inoltre sono semplici anche se talvolta peccano un po’ di logica (o forse è solo colpa della traduzione).
In media il gioco è coinvolgente, il diario che si aggiorna trovando i vari frammenti di appunti del padre è un idea caruccia, come anche il potere speciale della protagonsita ovvero potersi trasportare nel mondo oltre lo specchio (in soldoni il passato) ed interagire con esso nascondendo oggetti in modo da ritrovarli nel presente e usarli per andare avanti.

Inoltre per proseguire dovrete distruggere le barriere magiche poste qua e la per la casa usando lo specchio dell’ingresso e i glifi, ovvero simboletti magici da scoprire e tracciare all’occasione.
Nonostante tutte queste buone idee all’inizio vi sentirete un pò spaesati a causa della mole di nomi ed eventi passati buttati lì senza un minimo di coerenza, la storia poi non brilla certo di originalità e non è stata nemmeno gestita un gran che bene...
Tutto sommato è ottimo per passare una esigua manciata di ore senza stressarsi troppo.

Brink of Consciousness La sindrome di Dorian Gray
Come già detto sopra, per me i giochi di questo tipo dovrebbero evitare di ricorrere alla computer graphic e prediligere disegni tradizionali o digitali con qualche sporadica animazione magari pure carente di frame.Brink invece inizia con un lungo filmato che ci mostra un legnosetto gongolante protagonista davanti alla tv perché al tg fanno un servizio sul suo ultimo articolo da scribacchino su un noto serial killer, poi monta in sella al suo scouter per incontrare la fidanzatina che ovviamente è stata rapita dal suddetto assassino un pelino alterato.

E così ci troveremo a vagare per il maniero di costui, tra trappole mortali, ridicole commediole alla radio fatte costringendo la fidanzata, vittime in posa sotto formalina e cartacce di pagine/appunti dell’assassino approposito della sua triste infanzia.
Graficamente è molto carino, anche se stonano un pò le animazioni di certe trappole fiammeggianti e ovviamente dell’antagonista che si vanta a debita distanza.
Il diario e la mappa sono assai utili e comodi da consultare visto che le sale sono molte e in stili assai differenti.

Il gioco è abbastanza vario anche come gameplay, i giochi ad oggetti nascosti sono gl istessi di sempre ma anche con alcune soluzioni composite (es. trova 6 spilli da piantare nel punta spilli); alcuni enigmi sono tediosi perché sono facili ma estremamente lenti, mentre la difficoltà è ben calibrata anche se ha una leggera impennata nella fasi finali quando ormai hai finito le cartucce e vuoi solo vedere come finsice (sommo “salta”!).
L’antagonista, matto schizzato, è reso bene grazie agli spezzoni alla radio in cui sembra cercare di far capire al protagonista che il loro matrimonio andrà a quel paese e che la ragazza già lo tradisce, e ai momenti in cui non si capisca cosa voglia (es. salva pure il protagonista ad un certo punto).
Una nota positiva per il finale, nonostante non finisca male come sembrava (e come speravo io!!) è inevitabile che ti strappi un sorriso e tutto sommato è un happy ending coerente, niente miracoli o simili.

D’altro canto sembra anche che ci sarà un seguito visto che il prode assassino sopravvive alla caduta e alla polizia e si compra un parco giochi abbandonato assai inquietante.

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