Rieccoci a parlare di Princess Vampire Miyu e derivazioni, in realtà si tratta più che altro del fumetto recentemente edito da Planet Manga non che ultimo della serie.
Capita un po’ a tutti (o almeno credo) di sentir parlare di una cosa per tanti anni ma per disinteresse o altri motivi suddetta cosa non viene mai vista e toccata con mano, per me Miyu è una cosa del genere, quando si affacciò nel BelPaese la prima volta ero troppo piccola e disinteressata per pensare anche solo di guardarmi la serie, o gli OAV, o comprarmi il manga della PlayPress.
Ad essere sinceri tutti quei manga che ho comprato per sentito dire o fama mi han fatto abbastanza schifo (grazie a dio Miyu non batte l’atrocità della Kaori, centuplicata dal fannismo insensato che scatena).
Miyu non mi è piaciuto e non è per un fatto di disegni (vecchi o nuovi) ma principalmente di trama.
Ho deciso di accantonare definitivamente la prima serie di Miyu (la Princess senza Shin, di 15 volumi) perché non potevo tollerare una sequela di capitoletti autoconclusivi che non andavano a parare da nessuna parte, e stessa cosa, per motivi simili e per coerenza, accade alla serie di Yui.
Devo dire che però avendo letto i primi volumi di entrambe le serie ho capito molto meglio certi criptici passaggi dello Shin e del Princess Vampire (Planet) e nonostante la delusione del finale di quest’ultimo c’è da fare un altarino al maritino della Narumi-sensei per aver per lo meno provato a creare una trama logica in tutta la Miyu fuffa.
Se fino ad “oggi” era stato pubblicato solo lo Shin Vampire (a suo tempo by PlayPress) ci sarà stato un ottimo motivo, no? In realtà alla Goen un altarino andrebbe fatto perché hanno provato a far per bene tutti i Vampire Princess peccato che sia un lavoro abbastanza inutile vista l’inconsistenza del 90% delle tavole, inoltre (santissimo dio degli editori) inizio a irritarmi nel vedere redazionali totalmente inutili, riassuntini o perle di saggezza del curatore invece di spiegazioni o dossier che non obblighino me, mera otaku italiana, infuriata nera di dover continuamente ripetere le stesse cose, ha fare gigantogerimi post (ricercando informazioni per bene invece di rivogare semplicemente quel che credo o mi ricordo) per mettere un po’ di luce sulla scelta delle uscite, sulle “annate” delle serie, ecc... Mi scappa da ridere ma, almeno da questo punto di vista (dossier e parole spese per far capire qualcosa all'otaku della domenica), la fallita Disney Manga non l’ha ancora superata nessuno.
Comunque parliamo della serie in 5 volumi di mamma Planet, recentemente conclusa.
L’edizione è dignitosa e fortunatamente non ha subito negli ultimi volumi la spessorata e tarocca carta anche se tra il primo volume e gli altri è cambiata la sovracoperta (da lucida sparata a opaca), l’edizione costa circa 6€, rispetto ad altri editori non è un prezzo ben rapportato alla qualità del volumetto ma tutto sommato per gli standard di Planet “lieva prezzo da un volume all’altro” è abbastanza decente.
Ne l’edizione Goen, ne quella Planet, sono prive di errori: la prima ha qualche passaggio tradotto in maniera un po’ troppo criptica e qualche erroretto di editing, la seconda ha le tavole ricostruite un po’ random, qualche stupidaggine tradotta, ma vince la palma d’oro nel secondo volume quando nessuno si è accorto del profilo dei personaggi sbagliato e invertito (-.- e poi mi sentivo io un indegna a checkare i volumi Lion)
Comunque tutto sommato si lascia leggere, non è un volume che grida al miracolo ma sinceramente le edizioni che veramente meritano si contano sulle dita di una mano.
Parliamo dell’opera in se per se, il primo fatto positivo (ma negativo visto che fa presagire l’inizio di una caotica quintologia) è che questa nuova serie sulla vampirica principessa è totalmente slegata dalle precedenti, praticamente sono stati riciclati nomi, aspetti delle protagoniste e poco più.
E’ cambiata l’epoca, è cambiata anche l’identità e la storia della principessa vampiro, anche se deve fare (più o meno) sempre lo stesso lavoro, anche se “ufficialmente” i mostri da cacciare sono tutti “cadaveri risorti vampireggianti” e non demoni generici.
Tutti i vari compagnucci delle due eroine, da Larva a Naji, sono stati sostituiti con dei nuovi anche se possiamo ritrovare frammenti del loro aspetto negli altri comprimari e antagonisti, e per quanto possibile i rapporti tra i nuovi e le principessine sono diventati ancora più ambigui del passato.
Come le vecchie serie anche questa soffre di un certo sovraffollamento e ben presto ci si perde (anche se fortunatamente i fastidiosi gemelli vengono segati alla svelta) anche a causa dell’ormai rinnommato caos giapponese sull’identità dei vampiri e sul folklore occidentare e l’ormai rinnomato caos italiano sulla cultura jappica (generato anche da secoli di note mal fatte o inesistenti, e gente pigra che non cerca ma ripete a pappagallo).
Vien da se che molti personaggi vengono buttati lì, giusto il tempo di uno scontro, e gli eventi accadono a ripetizione, un continuo susseguirsi di disastri e battaglie, infiocchettati da scelte illogiche dei protagonisti che non trovano spiegazione nemmeno nelle rivelazioni finali, anzi in realtà il problema principale è proprio questo, il finale.
Se ci si ferma al 4° volume, sapendo che ne seguirà almeno un’altro, dal contenuto misterioso, la serie risulta simpatica e carina, ma quando si finsice l’ultimo volume rimane solo un triste pensiero in testa “Oddio... Era tutto un fottuto prologo...”.
Non ho cercato, e non voglio cercare, informazioni, notizie, gossip, voci di corridoio, su eventuali future pubblicazioni della principessa vampirica e compagna perché ne ho davvero le scatole piene di serie da cui derivano serie di serie di serie.
Fin ora tutti i vari Vampire Princess mi sono sembrati al massimo decenti, storie carine ma ricche di buchi, disegni un po’ tragici e tanta fuffa, e quando non erano decenti erano più una continua noiosa pugnalata quindi per me la storia è archiviata qui, se dovesse uscire un Vampire “Meji” Princess 2 probabilmente comprerei i primi volumi ma probabilmente non mi sforzerei di arrivare in fondo.
Oltre alla trama ricca di buoni spunti lasciati a morire, piazzata in una bella epoca, ci sono ovviamente i disegni che in questi 20 (circa) anni hanno subito una ovvia rivoluzione ma, disgraziatamente, hanno ereditato diversi difetti primo fra tutti un certo eccessivo minalismo e caos negli scontri che cozza con una cura maniacale dei dettagli in altre scene, fondali riempiti a gradiente quando va bene e uno stile di disegno fresco ma un po’ poco caratterizzato e decisamente anonimo; temo che sia tutto a causa del vero lavoro dell’autrice (ovvero l’animazione) ma anche usando quella scusa fin troppo spesso Yui e Miyu assumono pose scomode e spacca schiena e nemmeno così “sexy”, anzi risultano più impacciate che vampiricamente attizzanti.
Vampire Princess non è una serie pessima, sono 5 volumi e la storia è simpatica, peccato per il deludente inconcludente finale che in una situazione differente (magari il manga d’esordio di un autore sfortunato) sarebbe stato accettabile, ma visti gli infiniti trascorsi passati mi fa solo presagire l’inizio di una nuova epopea (stringiamoci in cerchio e preghiamo che in situazioni future estreme rimanga uno sceneggiatore a placcare la Narumi).
Voto 6, risicato.
Capita un po’ a tutti (o almeno credo) di sentir parlare di una cosa per tanti anni ma per disinteresse o altri motivi suddetta cosa non viene mai vista e toccata con mano, per me Miyu è una cosa del genere, quando si affacciò nel BelPaese la prima volta ero troppo piccola e disinteressata per pensare anche solo di guardarmi la serie, o gli OAV, o comprarmi il manga della PlayPress.
Ad essere sinceri tutti quei manga che ho comprato per sentito dire o fama mi han fatto abbastanza schifo (grazie a dio Miyu non batte l’atrocità della Kaori, centuplicata dal fannismo insensato che scatena).
Miyu non mi è piaciuto e non è per un fatto di disegni (vecchi o nuovi) ma principalmente di trama.
Ho deciso di accantonare definitivamente la prima serie di Miyu (la Princess senza Shin, di 15 volumi) perché non potevo tollerare una sequela di capitoletti autoconclusivi che non andavano a parare da nessuna parte, e stessa cosa, per motivi simili e per coerenza, accade alla serie di Yui.
Devo dire che però avendo letto i primi volumi di entrambe le serie ho capito molto meglio certi criptici passaggi dello Shin e del Princess Vampire (Planet) e nonostante la delusione del finale di quest’ultimo c’è da fare un altarino al maritino della Narumi-sensei per aver per lo meno provato a creare una trama logica in tutta la Miyu fuffa.
Se fino ad “oggi” era stato pubblicato solo lo Shin Vampire (a suo tempo by PlayPress) ci sarà stato un ottimo motivo, no? In realtà alla Goen un altarino andrebbe fatto perché hanno provato a far per bene tutti i Vampire Princess peccato che sia un lavoro abbastanza inutile vista l’inconsistenza del 90% delle tavole, inoltre (santissimo dio degli editori) inizio a irritarmi nel vedere redazionali totalmente inutili, riassuntini o perle di saggezza del curatore invece di spiegazioni o dossier che non obblighino me, mera otaku italiana, infuriata nera di dover continuamente ripetere le stesse cose, ha fare gigantogerimi post (ricercando informazioni per bene invece di rivogare semplicemente quel che credo o mi ricordo) per mettere un po’ di luce sulla scelta delle uscite, sulle “annate” delle serie, ecc... Mi scappa da ridere ma, almeno da questo punto di vista (dossier e parole spese per far capire qualcosa all'otaku della domenica), la fallita Disney Manga non l’ha ancora superata nessuno.
Comunque parliamo della serie in 5 volumi di mamma Planet, recentemente conclusa.
L’edizione è dignitosa e fortunatamente non ha subito negli ultimi volumi la spessorata e tarocca carta anche se tra il primo volume e gli altri è cambiata la sovracoperta (da lucida sparata a opaca), l’edizione costa circa 6€, rispetto ad altri editori non è un prezzo ben rapportato alla qualità del volumetto ma tutto sommato per gli standard di Planet “lieva prezzo da un volume all’altro” è abbastanza decente.
Ne l’edizione Goen, ne quella Planet, sono prive di errori: la prima ha qualche passaggio tradotto in maniera un po’ troppo criptica e qualche erroretto di editing, la seconda ha le tavole ricostruite un po’ random, qualche stupidaggine tradotta, ma vince la palma d’oro nel secondo volume quando nessuno si è accorto del profilo dei personaggi sbagliato e invertito (-.- e poi mi sentivo io un indegna a checkare i volumi Lion)
Comunque tutto sommato si lascia leggere, non è un volume che grida al miracolo ma sinceramente le edizioni che veramente meritano si contano sulle dita di una mano.
Parliamo dell’opera in se per se, il primo fatto positivo (ma negativo visto che fa presagire l’inizio di una caotica quintologia) è che questa nuova serie sulla vampirica principessa è totalmente slegata dalle precedenti, praticamente sono stati riciclati nomi, aspetti delle protagoniste e poco più.
E’ cambiata l’epoca, è cambiata anche l’identità e la storia della principessa vampiro, anche se deve fare (più o meno) sempre lo stesso lavoro, anche se “ufficialmente” i mostri da cacciare sono tutti “cadaveri risorti vampireggianti” e non demoni generici.
Tutti i vari compagnucci delle due eroine, da Larva a Naji, sono stati sostituiti con dei nuovi anche se possiamo ritrovare frammenti del loro aspetto negli altri comprimari e antagonisti, e per quanto possibile i rapporti tra i nuovi e le principessine sono diventati ancora più ambigui del passato.
Come le vecchie serie anche questa soffre di un certo sovraffollamento e ben presto ci si perde (anche se fortunatamente i fastidiosi gemelli vengono segati alla svelta) anche a causa dell’ormai rinnommato caos giapponese sull’identità dei vampiri e sul folklore occidentare e l’ormai rinnomato caos italiano sulla cultura jappica (generato anche da secoli di note mal fatte o inesistenti, e gente pigra che non cerca ma ripete a pappagallo).
Vien da se che molti personaggi vengono buttati lì, giusto il tempo di uno scontro, e gli eventi accadono a ripetizione, un continuo susseguirsi di disastri e battaglie, infiocchettati da scelte illogiche dei protagonisti che non trovano spiegazione nemmeno nelle rivelazioni finali, anzi in realtà il problema principale è proprio questo, il finale.
Se ci si ferma al 4° volume, sapendo che ne seguirà almeno un’altro, dal contenuto misterioso, la serie risulta simpatica e carina, ma quando si finsice l’ultimo volume rimane solo un triste pensiero in testa “Oddio... Era tutto un fottuto prologo...”.
Non ho cercato, e non voglio cercare, informazioni, notizie, gossip, voci di corridoio, su eventuali future pubblicazioni della principessa vampirica e compagna perché ne ho davvero le scatole piene di serie da cui derivano serie di serie di serie.
Fin ora tutti i vari Vampire Princess mi sono sembrati al massimo decenti, storie carine ma ricche di buchi, disegni un po’ tragici e tanta fuffa, e quando non erano decenti erano più una continua noiosa pugnalata quindi per me la storia è archiviata qui, se dovesse uscire un Vampire “Meji” Princess 2 probabilmente comprerei i primi volumi ma probabilmente non mi sforzerei di arrivare in fondo.
Oltre alla trama ricca di buoni spunti lasciati a morire, piazzata in una bella epoca, ci sono ovviamente i disegni che in questi 20 (circa) anni hanno subito una ovvia rivoluzione ma, disgraziatamente, hanno ereditato diversi difetti primo fra tutti un certo eccessivo minalismo e caos negli scontri che cozza con una cura maniacale dei dettagli in altre scene, fondali riempiti a gradiente quando va bene e uno stile di disegno fresco ma un po’ poco caratterizzato e decisamente anonimo; temo che sia tutto a causa del vero lavoro dell’autrice (ovvero l’animazione) ma anche usando quella scusa fin troppo spesso Yui e Miyu assumono pose scomode e spacca schiena e nemmeno così “sexy”, anzi risultano più impacciate che vampiricamente attizzanti.
Vampire Princess non è una serie pessima, sono 5 volumi e la storia è simpatica, peccato per il deludente inconcludente finale che in una situazione differente (magari il manga d’esordio di un autore sfortunato) sarebbe stato accettabile, ma visti gli infiniti trascorsi passati mi fa solo presagire l’inizio di una nuova epopea (stringiamoci in cerchio e preghiamo che in situazioni future estreme rimanga uno sceneggiatore a placcare la Narumi).
Voto 6, risicato.