Nota: quanto segue è stato inzialmente scritto il 18 Ottobre (giusto per esser chiari, visto che ora la pubblicità su FOX passa, 19 Novembre alle 21 [mi pare]), inoltre è evidente che non ho tempo di star dietro al blog in questo periodo quiiiiiindi nonostante i buoni intenti questo sarà un post stand alone (niente commenti per i successivi Sleepy, niente recensioni per i Once, Dracula e amicizia bella >> In breve questo l'avevo già scritto quindi lo posto, ma basta serie tv sul blog -almeno nell'immediato futuro).
Ammetto che è stato un caso l’aver scoperto l’esistenza di questa serie e quando ho letto la trametta proposta su Itasa ho seriamente pensato “mi state prendendo per il culo?” perché sembrava davvero un ammasso di sconclusionate follie, ma... Non si può resistere al cavaliere senza testa!
Mi sono dovuta ricredere, tutte quelle belle parole gettate al vento al gusto rileccata di mucca non erano state scritte solo per “vendere il prodotto” perché effettivamente, nonostante la follia di base del plot, il primo episodio funziona alla grande e ha tutto quello che serve:
un saccente lord inglese, il cui accento si perderà disgraziatamente nel doppiaggio italiano, che resta perplesso per le cose più comuni dell’epoca moderna (Tom Mison); la solita spalla poliziotta non troppo buona e piena di problemi con un triste passato costellato di molestatori cornuti (Nicole Beharie); l’ovvio Cavaliere senza testa per l’occasione diventato l’apocalittico Morte (se no era la solita solfa, no?); una mogliera strega che cerca di aiutare il secolare marito (Katia Winter); e un po’ di amenità folkrolirstiche.
Certo, a pensarci resta comunque una gran cazzata ma stranamente la storia funziona anche se servirebbe loro un addetto alla continuity... Posso “accettare” che Crane vada a giro per più di cinque puntate coi vestiti laceri da rivoluzionario, senza che nessuno lo creda un pazzo, ma trovo un po’ indigeste altri salti “di palo in frasca” tra un episodio e l’altro tanto che intorno alle 3-4° puntata mi sono chiesta se stessi guardando Sleepy Hollow o una puntata di Buffy l’Ammazza Vampiri o HellBlazer... Fortunatamente con la quinta sembriamo essere tornati sulla retta via dei Cavalieri, apocalittici o meno, quindi fingiamo di non aver visto personaggi secondari scomparire senza motivo, insieme ad apocalittiche teste e altri elementi importanti.
Plot di base:
Così sulla carta nemmeno io capisco come la storia possa funzionare e non far crepare dal ridere, sarà che Tom Mison come inglese perfettino risputato in un epoca futura tutto sommato funziona e devo dire che a differenza di Once (e spin-off) a questo giro i traduttori di Itasa azzeccano i modi di dire e soprattutto non chiamano le “hut” case e i “village” villaggi, il che mi permette di non accendere il cervello e subire passivamente i sottotitoli... O forse era tardi per questo solo stamattina, guardando la quinta, ho finalmente notato quante cose si fossero perse per la strada (where is my... head!?) comunque la serie ha un discreto successo e una decina di giorni fa la FOX ha confermato una seconda serie (che partirà direttamente a Gennaio 2014), il che potrebbe anche essere un problema viste le devizaioni, più Hellblazer che Sleepy, già fatte per non annoiare con 12 episodi di cavalieri apocalittici senza testa.
Teoricamente la serie sarebbe stata confermata anche da noi, in onda dal 19 Novembre ma io non ho visto uno straccio di pubblicità e pensare che hanno smaronato i cojones per tre mesi per la messa in onda di Walking Dead (serie che potrebbero anche non fansubbare visto che va in onda prima la puntata doppiata -.-) quindi attendendo Dracula mi sono guardata Sleepy e se poi mamma Sky me lo manda in onda tanto meglio.
Voglio fare questo esperimento e guardarmi la serie in semi contemporanea e commentare i vari episodi in semi contemporane, il che è atipico... Di solito subisco una serie, anime o telefilm, e tiro le somme alla fine ma... Tanto i finali mi fanno sempre rivalutare il tutto quindi per una volta proviamo a fare così >.<
EPISODIO 1- PILOT
Ichabod Crane nel 1781 sul campo di battaglia, dopo aver tradito la regale causa, combatte le Giubbe Rosse e per ordine di Washington punta il più pericolo e inquietante dei loro, un grosso tizio pelato col tatuaggio dell’elite dell’Assia sulla nuca e un’inquietantissima maschera che lascia intravvedere sono degli occhi bianchi da pazzo. Nonostante lo trivelli di colpi (per l’epoca) quello non cade e alla fine il nostro Ichabod si ritrova uno squarcio sul petto fatto dall’ascia arroventata di questo losco figuro; con le sue ultime forze il nostro eroe estrae la spada e, visto che non trova altre soluzioni, decapita il nemico per poi cadere al suo fianco dannando così la sua vita visto che i sangue dei due si mischiano. Trascinato al pronto soccorso Katrina, moglie di Crane, infermiera e segretamente strega, in combutta col prete cerca di salvare il marito e lo sigilla in una grotta mentre il decapitato finisce in una bara in fondo al lago e la sua testa viene nascosta.
250 anni dopo qualcuno risveglia il Cavaliere e quindi anche Ichabod che fa un bel risveglio nell’argilla, con contorno di vasi putrescenti, in una Sleepy Hollow a lui totalmente estranea e un prossimo futuro in manette con l’accusa di aver ucciso lo sceriffo locale. L’unica un minimo disposta a credere ai suoi deliri è Abigail Mills (per tutti Abbie) che ha visto il suo partner venir decapitato da una Giubba Rossa senza testa, anche se è ancora scettica sulla follia che i suoi stessi occhi hanno visto. Contravvenendo agli ordini Abbie non porta subito Crane al manicomio ma i due fanno una sosta alla grotta in cui è “risorto” e dove trovano una Bibbia, seppellita nell’argilla con lui, in cui capiscono che il Cavaliere senza testa non è altro che Morte, il primo dei Quattro dell’Apocalisse e Abbie (come un po’ tutti gli spettatori) per poco non gli ride in faccia e lo ritrascina sulla volante. “Fortunatamente” il reverendo viene decapitato nel mentre e Abbie si ferma alla chiesa finendo nei guai quando Crane, seguendo un ricorrente uccello (*cof cof*), riesce a uscire dalla vettura e ciondola per il cimitero nei dintorni della chiesa fino a giungere alla tomba della moglie.
Portato al manicomio Crane viene a sapere un po’ del triste passato della poliziotta, ovvero che da piccola lei e la sorella videro quattro misteriosi alberi bianchi e un demone cornuto spuntare da essi, scomparvero per giorni e quando le ritrovarono invece di chiamare la squadra anti-pedofili le bollarono come pazze (no davvero, tralasciando che raccontavano di uomini cornuti ma le bollano subito come malate di mente invece di investigare? Ragazzine... Disperse nel bosco... Losco figuro caprino...? Nulla, eh? Avete ragione non siamo a Law&Order). Nella bianca cella Crane sogna la mogliera, che si confessa strega della congrega buona (su cui stava investigando anche il prode sceriffo che teneva un archivio segreto in ufficio con la chiave dietro la foto di Abbie) come il prete e fa un breve sunto a Crane su cosa sta succedendo e che ci faccia ancora vivo in un epoca tanto futura e che deve dissotterrare la testa del cavaliere segretamente nascosta nella sua tomba, peccato che quando vanno a recuperarla Abbie chiami l’unico poliziotto da evitare, Andy (affiliato ai cattivi), che la tradisce senza ripensamenti e spiffera tutto al Cavaliere che per l’occasione gli ruba doppietta e mitra per fare il figaccione senza testa in uniforme secolare e armi moderne (una scena dannatamente tamarra XD).
Inizia uno scontro a fuoco, Abbie riesce a liberarsi di Andy e lo ammenetta, altri due poliziotti vedono l’assassino senza testa (ma ritrattano poco dopo) e non ci scappa il morto solo perché sorge l’alba e il Cavaliere deve tornare sott’acqua. Andy in cella riceve la visita del cornuto che per buona misura gli tira il collo peggio di una gallina (anche se poi nei video della sorveglianza lo si vedrà sucidarsi con una testata contro lo specchio) e dopo tutte queste assurdità Abbie decide di non andare più a Quantico.
Commento: che titolo originale per un episodio pilota, ma tanto ormai si chiamano tutti così... Comunque come già detto stranamente il mix funziona e devo dire che al momento è il mio preferito perché è l’episodio più “Sleepy”.
Il cast stanamente funziona (no, è l’accento di Tom XD) e anche il mix di fantasy, moderno, con un pizzico di horror (per quanto prevedibile il “buu” nello specchio è adorabile) fila abbastanza bene anche se... Dove diavolo hanno ficcato la testa poi!? In Archivio? Mi metti una testa sotto formaldeide col led della luce tremolante negli Archivi della Polizia!?
Gli effetti speciali, per essere un telefilm, sono buoni (altro che Once) ma comunque dopo questo la continuity ballonzola un po’ e si regge su stupide scuse come “le streghe le seppellivano lì, non al cimitero” “ma tua moglie si, con tanto di lapide con scritto BRUCIATA PER STREGONARIA a caratteri cubitali” “ma era una tomba finta per nascondere la testa” non è comunque una scusa logica!
EPISODIO 2- BLOOD MOON
Crane diventa “consulente” della polizia, anche perché il capo della polizia non ci capisce più nulla e sinceramente ne ha abbastanza, e si spaccia per professore di Oxford esperto in Guerra d’Indipendenza e decapitazioni (era effettivamente un professore all’inizio della sua sfortuanta vita). Katrina fa un’altra visita onirica a Crane in cui gli dice che il Cavaliere cerca di riunire le forze maligne e la prossima, strega come lei, risorgerà con la “luna rossa”; Andy viene riportato in vita, col collo un po’ moliccio (stile liposuzione esagerata) proprio per questo compito e armato di amuleto auto-incendiante riporta in vita Serilda di Abbadon una strega che fu bruciata sul rogo e giurò vendetta e infatti per risorgere completamente (e non come zombessa bruciacchiata) deve incenerire e raccogliere le ceneri dei discendenti del magistrato che la condannò.
Incontrariamo anche il mascellone affabile ex-di Abbie, il solito poliziotto squadrato che ovviamente non vede di buon occhio Crane, mentre intanto un poveraccio viene trovato arso vivo nella sua auto con uno strano buco nel petto che fa venire in mente a Crane una cosa già accaduta ai suoi tempi e appunto conclusa col rogo di Serilda. Sfondando un muro delle celle Crane rivela ad Abbie un passaggio che guarda caso collega quell’edificio agli Archivi, luogo interdetto senza autorizzazione (e il Capitano non è in città), il passaggio è, guarda caso, pieno di polvere da sparo dimenticata dai tempi della Rivoluzione.
Dopo una rapida ricerca negli Archivi, in cui recuperano anche i documenti del defunto Sceriffo tolti dal suo ufficio, scoprono chi sarà la prossima vittima ma quando giungono lì il bambino è salvo ma invero è stato adottato così trafugando le ceneri del defunto padre la strega ha effettivamente tutto ciò che le serve per resuscitare. Ovviamente il luogo di sepoltura delle streghe, che non potevano stare al cimitero, è nel passaggio segreto rivelato da Crane e trovano Serilda lì che riesce a riformarsi completamente solo per saltare in aria insieme alla polvere da sparo. I nostri eroi la scampano, Testimoni o meno dell’Apocalisse, a Abbie non interessa ma decisamente la visita del defunto sceriffo è cosa più gradita, dopo aver chiacchierato con la sua ex-pupilla lo sceriffo le dice di non aver paura del “numero 49” (meglio il 23, no? XD) guarda caso il numero della stanza della sorella nell’ospedale psichiatrico.
Commento: Questa seconda puntata tutto sommato non è male, continua decentemente quanto narrano nella precedente anche se ovviamente scappa da ridere nel veder sfondare un parete in una stazione di polizia (senza conseguenze) per infilarsi in un teorico passaggio della Rivoluzione che però è costellato di scalette a grata metalliche stile anti-incendio, ovviamente con dollari e dollari di polvere da sparo lasciata lì a fare l’umido ma che comunque si accende per volere divino.
Un po’ previdibilotto e pieno di clichè ma funziona, certo se Sulu ehm... Andy non fosse misteriosamente scomparso come certe teste di Cavaliere, sarebbe stato più logico come il fatto che magari un esplosione in grado di togliere di mezzo una semi-immortale strega magari doveva danneggiare un po’ la galleria...
Crane inizia a diventare un personaggio un po’ fastidioso, c’ha sta cavolo di memoria idetica (ma c’è l’hanno tutti tranne me!?), era un’importante spia doppio giochista e iper geniale e fidata di Washington (non era un signor nessuno, prof del Conneticut nell’originale e medico sfigato in un certo film? Ora è spia e nobile!?) ma d’altro canto Abbie mi sta alquanto antipatica visto che l’attrice ha solo l’espressione “occhi a palla per lo stupore e labbra arricciate” quando poi quello stupito dovrebbe essere il soldato ultra centenario (però le rare battute su questo fanno sorridere, anche se un vero soldatino con 250anni sarebbe ben più spaesato di Super-Crane).
Nota di merito per il mix dei cavalieri che si vedono all’inizio nel sogno di Crane:
un mago oscuro, una Giubba Rossa decapitata, un simil-Samurai (che a quanto pare è Conquista) e il capo dei Nazgul, almeno sono stati originali XD
EPISODIO 3- FOR THE TRIUMPH OF THE EVIL
A quanto pare Abbie non parla con la sorella da secoli e se ne sbatte altamente della sua vita, così ci mette un terzo della puntata per capire a cosa il “numero 49” si riferisca, ma in suo soccorso viene la professoressa Vega che le appare in uno sconclusionato sogno che inizialmente pare una normale giornata lavorativa (però figlia mia se Crane conduce l’interrogatorio fatti venire qualche dubbio!). Dopo l’incubo, che vedeva lei nel ruolo della vessata criminale e Crane trasformarsi in un mostro senz’occhi, Abbie viene sveglaita da una chiamata urgente, la dottoressa Vega (apparsa come consulente psicologo nel suo sogno) sta per buttarsi e vuole parlare con lei. Abbie arriva, giusto il tempo di farsi dire dalla pazza qualche cosa senza senso sul fatto che tutti se lo meritano e la tipa si butta; quando Crane esamina i suoi vitrei occhi bianchi questi esplodono in un ammasso di sabbiolina (e nessuno grida all’arma batteriologica...?).
Investigando scoprono che era stata la prima psichiatra di Jenny (Jennifer, sorella di Abbie) e che aveva iniziato a crederle ma non fece nulla per evitarle i continui giri di ospedali psichiatrici, si scoprirà anche che Jenny non vuole aver nulla a che fare con la sorella e così è Crane che le parla anche se non riesce a cavarle quasi nulla e non si capisce chi dei due reputi più pazzo l’altro. Crane interroga Abbie su cosa veramente le abbia divise e alla fine lei confessa di essersi svegliata prima della sorella, quando sparirono nel bosco, e aver visto il loro ritrovatore (il signore Gillespie, padrone di un ranch) vedere il demone cornuto ma ovviamente l’uomo, per non perdere i suoi 10 minuti di popolarità, non l’ha mai detto come d’altro canto Abbie stessa ha negato tutta la parte sovrannaturale della faccenda per non finire in un’altra famiglia affidataria ora che ne avevano trovata una decente (ovvio, il padre scompare, la madre impazzisce ecc... Il solito backgorund).
I due vanno a trovare Gillespie che però si è addormentato ed è diventato vittima, come la psicologa, di Sandman (l’uomo dei sogni) e come lei chiede di parlare solo con Abbie, mentre tiene in ostaggio la moglie. Abbie ci parla, ma a parte capire di quale demone si tratti non cava altro dal vecchio spelacchiato che si suicida... Crane capisce che non è il classico Omino dei Sogni che mette la sabbia sugli occhi dei bambini per fargli sognare MyLittle Pony e Power Ranger (old school baby) ma è il Ro’kor-hauncmauhu (Ro'kenhrontyes, pronuncia adorabile, impossibile da scrivere) la variante dei nativi, ovviamente amici utilissimi per Crane la spia che resta stupito nel sapere che sono stati praticamente sterminati. Il Ro-coso è un demone che visita in sogno coloro che hanno fatto dei torti terribili al prossimo e li punisce con una lenta tortura che li spinge infine a suicidarsi e Abbie è la prossima visto che ha tradito Jenny e l’ha fatta bollare come pazza e sbattere qua e la per famiglie affidatarie una peggio dell’altra mentre lei diventava l’eroina locale...
Abbie porta Crane da un venditore d’auto che potrebbe essere lo sciamano che cercano, ci vuole un po’ ma lo convincono, mandata giù una sorsata di the del mistero color Curacao e punti da uno scorpione i due (ovviamente Crane non può lasciarla da sola, e la mogliera sta marinando le puntate...) vanno nel mondo dei sogni, unico luogo in cui si possa sconfiggere il Ro-coso che per buona misura fa a pezzettini l’intruso (Crane, che si sbriciola come sabbia) finché Abbie non viene a patti con ciò che ha fatto e urla a gran voce che ha tradito la sorella per questo motivo e quest’altro e manda in pezzi il demone, salvandosi.Finita la missione del giorno di due tornano agli Archivi e qui (finalmente) vengono beccati dal Capitano che non si sconvolge per il buco nel muro ma da loro le chiavi onde evitari futuri buchi, Abbie decide di andare dalla sorella a parlare ma quando arriva lì scopre che è scappata.
Commento:
“sei sicura di voler andare da Gillespie?” “certo”... Ma visto cos’è successo con l’ultima con cui ha parlato non era meglio evitare di farla entrare? O per lo meno farsi qualche scrupolo... Vabbuò mandano ancora a giro Crane in uniforme sgualcita, figa non lo nego, ma poco coerente >.<
“E’ davvero astuta, la mia sorellona...” ehm, è passata dal condotto d’aereazione, insomma... Ci sarebbe da far chiudere l’ospedale se basta il solito truccheto, no!?
Puntata che segna definitivamente l’addio alla trama principale per darsi alla caccia random di demoni meglio di Costantine, non era malvagia, adoro la punta horror e i mostrilli che fanno vedere ma non era uno Sleepy? Ammetto che 12 puntate di cavaliere senza testa possano essere noiose ma non sono forse in Quattro? Due puntate a testa e hai finito la serie...
E poi, ero l’unica che, nonostante fosse ovviamente impossibile, sperasse che Abbie morisse e la sorella cazzuta prendesse il suo posto? No, eh? Lasciamo che i due Testimani con la T maiuscola Tubino in pace allora, in barba alle mogliere defunte *nod*
EPISODIO 4- THE LESSER KEY OF SOLOMON
Detta anche la puntata del ritorno di fiamma del buon sceriffo oppure la puntata crossover con Devil&Realist. Jenny è agilmente scappata dall’ospedale e Abbie riesce a convincere il Capitano a darle del tempo per cercarla da se prima dell’allerta generale. Jenny va da un suo amico, proprietario di un bar (malfamato all’apparenza) che le offre un drink e le rende la sua roba, il kit del perfetto apocalittico: passaporti, pistola, soldi e quant’altro. Intanto un “normalissimo” insegnante di piano (inizio a credere che gli “scemeggiatori” odino questa professione è la terza volta questa settimana che vedo un insegnante di piano che è un malato sadico schizzato) riceve una chiamata misteriosa che lo incita a fare pulizia di tutte le consocenze di Jenny, ovviamente la prima testa a cadere è il tipo del bar che nonostante sfrittelli tutto dopo aver visto gli strumenti di tortura... Viene comunque torturato, malmenato, decapitato e appeso (perché noi siamo i cattivi~) lasciando un pochino inquieto il Capitano della polizia che comunque conferma che salvo la decapitazione non è il modus operandi di un certo altro assassino locale (e misteriosamente scomparso dalla scena...)
Abbie inizia a scavare nel passato della sorella mentre Crane si fa sempre più domande per il passato totalmente diverso delle due: una è rimasta con la medesima famiglia mentre l’altra ne ha cambiate sette, una è una poliziotta ben voluta l’altra una pazza criminale, una è sempre rimasta a Sleepy Hollow e l’altra ha girato il mondo in un sacco di “bei” posti. Vanno a trovare l’ultima famiglia affidataria (ovviamente la solita vecchiaccia enfia che sfrutta la cosa e lascia morire di fame i figli adottivi) e scoprono che Jenny condivideva una baita lì vicino con un misterioso amico (ancora niente unità anti-pedofili?) e se ne vanno dopo aver minacciato la donna di chiamare i servizi sociali.
Giungono alla suddetta baita dove Abbie non prova nemmeno a bussare o guardare dalle finestre ma subito scassina la serratura e entrano... per scoprire che quella baita apparteneva al buon sceriffo che conosceva bene anche l’altra sorella, non solo la spediva a giro a recuperare cose e addestrarsi visto che lei (a differenza di Abbie) credeva nella sua caccia alle streghe.
Jenny è lì, dopo un po’ di minacce e pistole puntate Crane le rimette al loro posto, poi scoprono cosa lo sceriffo voleva che Jenny protegesse, un sestante-proiettore che segna il punto in cui si trova la Piccola Chiave di Salomone (il Lemegeton, un grimorio demonista) ovviamente in una chiesa abbandonata di Sleepy Hollow, ma a rovinare la festa giungono i torturatori di baristi, due scappano col sestante e un certo insegnante di piano viene catturato e inutilmente interrogato giusto per fargli dire un po’ di cose, bearsi del suo accento germanico, e fargli mordere una capsula al cianuro. Finalmente Crane si mette a disegnare la mappa che ricorda perfettamente e corrono a fermare il rito di evocazione di Moloch (il cattivone cornuto) già iniziato dai due mercenari dell’Assia rimasti. Buttato il libro, e i cattivini, nella lava demoniaca fiammeggiante la faccenda si conclude e Abbie si propone come tutrice della sorella.
Commento:
Apprezzo le rivelazioni sui personaggi secondari “tanto buoni” ma mi pare che con lo sceriffo si stia ad esagerare, prima era solo un polizotto bonaccione morto come un cojone, poi uno che nel week-end (non avento moglie o nipoti) scartabellava e speculava sui casi irrisolti e ora... Cos’è? Una specie di paladino in proprio (o nessuno si è sprecato a dire che faceva parte della congrega dei buoni?) che manda a giro Sista-numer2 a recuperare manufatti meglio di Van Helsing?
Che poi Jenny dovrebbe essere l’esperta senza scupoli, una specie di Ziva David, e poi tiene in mano una pistola peggio di me? Senza contare che i continui viaggi, il rapporto con lo sceriffo, e affini stridono un po’ col suo teorico passato in manicomio misto pessime famiglie affidatarie (forse ha un giratempo anche lei?), magari è colpa mia che odio le sottotrame smielate e buonistiche che sono praticamente d’obbligo e piacciono tanto a tutti (in nome del cliché che una due muoia alla svelta per spronare l’altra nella battaglia finale).
Non aveva senso interrogare il pianista, ti vanti della memoria e hai poco tempo e lo sprechi a molestare un grosso tedesco? Senza contare che Super-Crane anno 1700 parla allegramente di proiettori e affini.
Gettare in mezzo a questo mix di demoni anche i 72 di Salomone mi fa un po’ ridere, probabilmente non avrei retto un’altra puntata senza Cavalieri, fortunatamente le mie preghiere sono state ascoltate, non quelle sulla continuty però (salutate Jenny che dopo due puntate da semi-protagonsita fa *puff* insieme a Andy e a certe teste).
Anche se totalmente inutile la scena iniziale con l’assistenza è stata una parentesi comica simpatica, ma dategli un cambio! Ormai puzzerà di cadavere putrefatto!!
EPISODIO 5- JOHN DOE
Sia santificato Pestilenza er Conquistatore... Episodio che torna un po’ sulla trama principale e ai Cavalieri, finalmente viene svelato che simil-samurai è Conquista, il cavaliere appestatore che ai tempi di Crane tentò di giungere al fianco del fratello ma fu gabbato da un branco di coloni e un anima pia. Crane si strasferisce alla baita, un luogo ben più rustico e adatto a lui rispetto al motel pieno di post-it su come usare le varie cose (tralasciando l’impenetrabile e sempiterna plastica che metterà spesso in difficoltà il nostro eroe nel corso della puntata). Non ci vuole molto che arriva una chiamata a Abbie, un normale caso di bambino scomparso ma tanto non c’è più nulla di normale e Crane va con lei.
Il ragazzino, che pare uscito da una fiera medievale, non è di quest’epoca, non è il figlio disconosciuto di Crane, ma in compenso è un appestato che parla una forma desueta di inglese che solo Crane può capire. Messo in quarantena insieme alla sue vene nere il ragazzino spiega a Crane cosa gli sia successo (senza terrorizzarsi davanti a una magica scatola parlante con dentro delle persone, comunemente detta tv). Ha seguito un “bambina cattiva” (che pareva figlia di Jenny) e si è allontanato da casa sua, la Colonia Perduta di Roanoke, la prima colonia inglese in cui nacque il primo colono Virginia, figlia del governatore locale che trovò il luogo abbandonato senza vita quando tornò dopo meno di 3 anni.
I due seguono le tracce del ragazzino nel bosco, incrociando quelle della “bambina cattiva” che spariscono di colpo, fino a giungere a uno stagno con un isoletta nel mezzo e seguendo dei segni sugli alberi Crane scopre un passaggio che li conduce a Roanoke, immutata negli anni e in cui tutti sono infetti ma sembrano vivere tranquillamente.
Qui viene loro raccontato che il cavaliere della pestilenza li maledì con quella misteriosa e incurabile piaga, la prima a morire fu Virginia ma il suo spirito si palesò davanti a tutti e li condusse a quel luogo in cui la malattia non sembrava degenerare e in cui potevano vivere in pace ma Thomas (il bambino) uscendo dalla colonia non è più immune e sta appestando Sleepy Hollow con l’aiuto del Cavaliere che fa rompere le tute contenitive come se fossero di stagnola. La piaga si sta estendendo, Abbie cerca di convincere il capo a farle portare via il bambino e Crane si scopre infetto a causa del suo primo dialogo col piccolo (ma mi raccomando non spendiamo troppe parole a spiegare perché il sistema immunitario di un colono regga meglio di quello di un contemporaneo). Sempre più in crisi mistica, senza il suo partner (perso in un sogno in Purgatorio con l’amata che non vuole confessargli perché Moloch la tenga lì da 200anni [sacrifice?]), Abbie ha un breve monologo con Dio, mentre si nasconde nella cappella, e capisce che a tenere in vita i coloni è l’acqua (non i fiorellini che ha sgarbatamente rifiutato? Vacca); riesce a convincere il Capitano che le da il “permesso” di rubare l’ambulanza con cui casualmente Crane e Thomas verranno spostati di struttura.
I tre ciondolano fino alla colonia, con Thomas sempre più sull’orlo del baratro e Crane che rischia un infarto per una puntura all’adrenalina data a cuor elggero da una certa poliziotta. Qui Pestilenza tenta un ultimo assalto, ma l’acqua purifica Crane e il bambino e il Cavaliere si dissolve nel nulla, nuovamente gabbato dalla sorte! Il finale non è perfettamente un “happy-ending” visto che i nostri due Testimoni capiscono che in realtà la gente di Roanoke è morta da tempo e ora si incammina verso il paradiso lasciandogli in un isoletta muschiosa accanto a una sorgente (che ha reso Crane puzzolente come un cane in putrefazione). Visto che i minuti scarseggiano automaticamente tutti gli infetti guariscono, ma se un cavaliere ha fallito a tornare c’è un’altro losco figuro che riemerge nuovamente dagli abissi e per divertimento da fuoco alla foresta con la sua ascia a 260°.
Commento:
Finalmente la trama principale carbura un po’, abbiamo di nuovo perso gente per la strada (e altre sono riapparse giusto per alzare la mano e dire che c’erano), ma era l’ora visto che è una serie di 12 e non di 50 episodi.
Resta un alone di mistero su come mai Oxford abbia confermato al petulante ex che Crane è attualmente un loro docente assegnato come consulente lì, ma d’altro canto ci sono molte spiegazioni “fiqqque” come una propagine della congrega che para loro il culo, come molto meno “fiqque” tipo un certo capitano che fa chiamare da falsa segretaria dell’Oxford per mettere a nanna il cagnolino ringhiante.
Spero che Crane a Novembre faccia un cambio d’abito, avanti ora si è fatto anche un bagno fuori programma, il phon non può salvarlo!
Il 4 Novembre dovrebbe uscire “Join, or Die” sesta puntata che a giudicare dal promo spiegherà come Katrina abbia irretito Crane a tradire la madre patria, Andy “collo molle” torna alla ribalta come anche Jenny e Crane viene portato a un macabro the con un po’ di gente della congrega, mentre Walter, ehm John Noble, fa la sua “professorica” comparsa e, come era prevedibile “l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive” no aspetta è più un “dobbiamo morire entrambi perché siamo collegati”.
This world has been connected, tied to the darkness... Stay tuned?
EPISODIO 6- THE SIN EATER
EPISODIO 7- THE MIDNIGHT RIDE
EPISODIO 8- IN TO DARKNESS
EPISODIO 9- SANCTUARY
EPISODIO 10- ??
EPISODIO 11- ??
EPISODIO 12- ??
Ammetto che è stato un caso l’aver scoperto l’esistenza di questa serie e quando ho letto la trametta proposta su Itasa ho seriamente pensato “mi state prendendo per il culo?” perché sembrava davvero un ammasso di sconclusionate follie, ma... Non si può resistere al cavaliere senza testa!
Mi sono dovuta ricredere, tutte quelle belle parole gettate al vento al gusto rileccata di mucca non erano state scritte solo per “vendere il prodotto” perché effettivamente, nonostante la follia di base del plot, il primo episodio funziona alla grande e ha tutto quello che serve:
un saccente lord inglese, il cui accento si perderà disgraziatamente nel doppiaggio italiano, che resta perplesso per le cose più comuni dell’epoca moderna (Tom Mison); la solita spalla poliziotta non troppo buona e piena di problemi con un triste passato costellato di molestatori cornuti (Nicole Beharie); l’ovvio Cavaliere senza testa per l’occasione diventato l’apocalittico Morte (se no era la solita solfa, no?); una mogliera strega che cerca di aiutare il secolare marito (Katia Winter); e un po’ di amenità folkrolirstiche.
Certo, a pensarci resta comunque una gran cazzata ma stranamente la storia funziona anche se servirebbe loro un addetto alla continuity... Posso “accettare” che Crane vada a giro per più di cinque puntate coi vestiti laceri da rivoluzionario, senza che nessuno lo creda un pazzo, ma trovo un po’ indigeste altri salti “di palo in frasca” tra un episodio e l’altro tanto che intorno alle 3-4° puntata mi sono chiesta se stessi guardando Sleepy Hollow o una puntata di Buffy l’Ammazza Vampiri o HellBlazer... Fortunatamente con la quinta sembriamo essere tornati sulla retta via dei Cavalieri, apocalittici o meno, quindi fingiamo di non aver visto personaggi secondari scomparire senza motivo, insieme ad apocalittiche teste e altri elementi importanti.
Plot di base:
Ichabod Crane, soldato e segretamente spia di George Washington, affronta sul campo di battaglia un ambiguo soldato delle Giubbe Rosse che sembra immune alle pallottole e il cui vitreo sguardo sotto la maschera non fa presagire nulla di buono. Visto che i proiettili non lo scalfiscono Ichabod in punto di morte riesce a staccargli la testa con un fendente e i due cadono, negli ultimi istanti di vita il nostro eroe sente l’amata moglie, Katrina, invocare il suo nome ma quanto riprende conoscenza si trova in una umida grotta seppellito sotto l’argilla e una volta uscito trova una cosa ancora più misteriosa... Una strada di un qualche materiale a lui sconosciuto con delle strisce di vernice nel mezzo e inimagginabili “carri motorizzati”. Nel frattempo la poliziotta Abigal Mills è alla tavola calda con lo sceriffo, un uomo un po’ burbero che però le ha fatto da padre, i due discutono del trasferimento di lei a Quantico, per entrare all’FBI, quando dalla centrare li chiamano per andare a controllare un ranch visto che qualcosa ha “spaventato i cavalli”, insomma il lavoro classico in una cittadina come Sleepy Hollow, ma quando giungono lì il caro sceriffo incontra una rapida morte per un mano di un Cavaliere senza testa e di certo l’assurdo tizio, trovato poco dopo, convinto di avere più di 250 anni non sembra un utile Testimone, e la T maiuscola è d’obbligo.
Così sulla carta nemmeno io capisco come la storia possa funzionare e non far crepare dal ridere, sarà che Tom Mison come inglese perfettino risputato in un epoca futura tutto sommato funziona e devo dire che a differenza di Once (e spin-off) a questo giro i traduttori di Itasa azzeccano i modi di dire e soprattutto non chiamano le “hut” case e i “village” villaggi, il che mi permette di non accendere il cervello e subire passivamente i sottotitoli... O forse era tardi per questo solo stamattina, guardando la quinta, ho finalmente notato quante cose si fossero perse per la strada (where is my... head!?) comunque la serie ha un discreto successo e una decina di giorni fa la FOX ha confermato una seconda serie (che partirà direttamente a Gennaio 2014), il che potrebbe anche essere un problema viste le devizaioni, più Hellblazer che Sleepy, già fatte per non annoiare con 12 episodi di cavalieri apocalittici senza testa.
Teoricamente la serie sarebbe stata confermata anche da noi, in onda dal 19 Novembre ma io non ho visto uno straccio di pubblicità e pensare che hanno smaronato i cojones per tre mesi per la messa in onda di Walking Dead (serie che potrebbero anche non fansubbare visto che va in onda prima la puntata doppiata -.-) quindi attendendo Dracula mi sono guardata Sleepy e se poi mamma Sky me lo manda in onda tanto meglio.
Voglio fare questo esperimento e guardarmi la serie in semi contemporanea e commentare i vari episodi in semi contemporane, il che è atipico... Di solito subisco una serie, anime o telefilm, e tiro le somme alla fine ma... Tanto i finali mi fanno sempre rivalutare il tutto quindi per una volta proviamo a fare così >.<
EPISODIO 1- PILOT
Ichabod Crane nel 1781 sul campo di battaglia, dopo aver tradito la regale causa, combatte le Giubbe Rosse e per ordine di Washington punta il più pericolo e inquietante dei loro, un grosso tizio pelato col tatuaggio dell’elite dell’Assia sulla nuca e un’inquietantissima maschera che lascia intravvedere sono degli occhi bianchi da pazzo. Nonostante lo trivelli di colpi (per l’epoca) quello non cade e alla fine il nostro Ichabod si ritrova uno squarcio sul petto fatto dall’ascia arroventata di questo losco figuro; con le sue ultime forze il nostro eroe estrae la spada e, visto che non trova altre soluzioni, decapita il nemico per poi cadere al suo fianco dannando così la sua vita visto che i sangue dei due si mischiano. Trascinato al pronto soccorso Katrina, moglie di Crane, infermiera e segretamente strega, in combutta col prete cerca di salvare il marito e lo sigilla in una grotta mentre il decapitato finisce in una bara in fondo al lago e la sua testa viene nascosta.
250 anni dopo qualcuno risveglia il Cavaliere e quindi anche Ichabod che fa un bel risveglio nell’argilla, con contorno di vasi putrescenti, in una Sleepy Hollow a lui totalmente estranea e un prossimo futuro in manette con l’accusa di aver ucciso lo sceriffo locale. L’unica un minimo disposta a credere ai suoi deliri è Abigail Mills (per tutti Abbie) che ha visto il suo partner venir decapitato da una Giubba Rossa senza testa, anche se è ancora scettica sulla follia che i suoi stessi occhi hanno visto. Contravvenendo agli ordini Abbie non porta subito Crane al manicomio ma i due fanno una sosta alla grotta in cui è “risorto” e dove trovano una Bibbia, seppellita nell’argilla con lui, in cui capiscono che il Cavaliere senza testa non è altro che Morte, il primo dei Quattro dell’Apocalisse e Abbie (come un po’ tutti gli spettatori) per poco non gli ride in faccia e lo ritrascina sulla volante. “Fortunatamente” il reverendo viene decapitato nel mentre e Abbie si ferma alla chiesa finendo nei guai quando Crane, seguendo un ricorrente uccello (*cof cof*), riesce a uscire dalla vettura e ciondola per il cimitero nei dintorni della chiesa fino a giungere alla tomba della moglie.
Portato al manicomio Crane viene a sapere un po’ del triste passato della poliziotta, ovvero che da piccola lei e la sorella videro quattro misteriosi alberi bianchi e un demone cornuto spuntare da essi, scomparvero per giorni e quando le ritrovarono invece di chiamare la squadra anti-pedofili le bollarono come pazze (no davvero, tralasciando che raccontavano di uomini cornuti ma le bollano subito come malate di mente invece di investigare? Ragazzine... Disperse nel bosco... Losco figuro caprino...? Nulla, eh? Avete ragione non siamo a Law&Order). Nella bianca cella Crane sogna la mogliera, che si confessa strega della congrega buona (su cui stava investigando anche il prode sceriffo che teneva un archivio segreto in ufficio con la chiave dietro la foto di Abbie) come il prete e fa un breve sunto a Crane su cosa sta succedendo e che ci faccia ancora vivo in un epoca tanto futura e che deve dissotterrare la testa del cavaliere segretamente nascosta nella sua tomba, peccato che quando vanno a recuperarla Abbie chiami l’unico poliziotto da evitare, Andy (affiliato ai cattivi), che la tradisce senza ripensamenti e spiffera tutto al Cavaliere che per l’occasione gli ruba doppietta e mitra per fare il figaccione senza testa in uniforme secolare e armi moderne (una scena dannatamente tamarra XD).
Inizia uno scontro a fuoco, Abbie riesce a liberarsi di Andy e lo ammenetta, altri due poliziotti vedono l’assassino senza testa (ma ritrattano poco dopo) e non ci scappa il morto solo perché sorge l’alba e il Cavaliere deve tornare sott’acqua. Andy in cella riceve la visita del cornuto che per buona misura gli tira il collo peggio di una gallina (anche se poi nei video della sorveglianza lo si vedrà sucidarsi con una testata contro lo specchio) e dopo tutte queste assurdità Abbie decide di non andare più a Quantico.
Commento: che titolo originale per un episodio pilota, ma tanto ormai si chiamano tutti così... Comunque come già detto stranamente il mix funziona e devo dire che al momento è il mio preferito perché è l’episodio più “Sleepy”.
Tamarro mode: ON |
Gli effetti speciali, per essere un telefilm, sono buoni (altro che Once) ma comunque dopo questo la continuity ballonzola un po’ e si regge su stupide scuse come “le streghe le seppellivano lì, non al cimitero” “ma tua moglie si, con tanto di lapide con scritto BRUCIATA PER STREGONARIA a caratteri cubitali” “ma era una tomba finta per nascondere la testa” non è comunque una scusa logica!
EPISODIO 2- BLOOD MOON
Crane diventa “consulente” della polizia, anche perché il capo della polizia non ci capisce più nulla e sinceramente ne ha abbastanza, e si spaccia per professore di Oxford esperto in Guerra d’Indipendenza e decapitazioni (era effettivamente un professore all’inizio della sua sfortuanta vita). Katrina fa un’altra visita onirica a Crane in cui gli dice che il Cavaliere cerca di riunire le forze maligne e la prossima, strega come lei, risorgerà con la “luna rossa”; Andy viene riportato in vita, col collo un po’ moliccio (stile liposuzione esagerata) proprio per questo compito e armato di amuleto auto-incendiante riporta in vita Serilda di Abbadon una strega che fu bruciata sul rogo e giurò vendetta e infatti per risorgere completamente (e non come zombessa bruciacchiata) deve incenerire e raccogliere le ceneri dei discendenti del magistrato che la condannò.
Incontrariamo anche il mascellone affabile ex-di Abbie, il solito poliziotto squadrato che ovviamente non vede di buon occhio Crane, mentre intanto un poveraccio viene trovato arso vivo nella sua auto con uno strano buco nel petto che fa venire in mente a Crane una cosa già accaduta ai suoi tempi e appunto conclusa col rogo di Serilda. Sfondando un muro delle celle Crane rivela ad Abbie un passaggio che guarda caso collega quell’edificio agli Archivi, luogo interdetto senza autorizzazione (e il Capitano non è in città), il passaggio è, guarda caso, pieno di polvere da sparo dimenticata dai tempi della Rivoluzione.
Dopo una rapida ricerca negli Archivi, in cui recuperano anche i documenti del defunto Sceriffo tolti dal suo ufficio, scoprono chi sarà la prossima vittima ma quando giungono lì il bambino è salvo ma invero è stato adottato così trafugando le ceneri del defunto padre la strega ha effettivamente tutto ciò che le serve per resuscitare. Ovviamente il luogo di sepoltura delle streghe, che non potevano stare al cimitero, è nel passaggio segreto rivelato da Crane e trovano Serilda lì che riesce a riformarsi completamente solo per saltare in aria insieme alla polvere da sparo. I nostri eroi la scampano, Testimoni o meno dell’Apocalisse, a Abbie non interessa ma decisamente la visita del defunto sceriffo è cosa più gradita, dopo aver chiacchierato con la sua ex-pupilla lo sceriffo le dice di non aver paura del “numero 49” (meglio il 23, no? XD) guarda caso il numero della stanza della sorella nell’ospedale psichiatrico.
Perché mi hanno ridotto così!? |
Un po’ previdibilotto e pieno di clichè ma funziona, certo se Sulu ehm... Andy non fosse misteriosamente scomparso come certe teste di Cavaliere, sarebbe stato più logico come il fatto che magari un esplosione in grado di togliere di mezzo una semi-immortale strega magari doveva danneggiare un po’ la galleria...
Crane inizia a diventare un personaggio un po’ fastidioso, c’ha sta cavolo di memoria idetica (ma c’è l’hanno tutti tranne me!?), era un’importante spia doppio giochista e iper geniale e fidata di Washington (non era un signor nessuno, prof del Conneticut nell’originale e medico sfigato in un certo film? Ora è spia e nobile!?) ma d’altro canto Abbie mi sta alquanto antipatica visto che l’attrice ha solo l’espressione “occhi a palla per lo stupore e labbra arricciate” quando poi quello stupito dovrebbe essere il soldato ultra centenario (però le rare battute su questo fanno sorridere, anche se un vero soldatino con 250anni sarebbe ben più spaesato di Super-Crane).
Nota di merito per il mix dei cavalieri che si vedono all’inizio nel sogno di Crane:
un mago oscuro, una Giubba Rossa decapitata, un simil-Samurai (che a quanto pare è Conquista) e il capo dei Nazgul, almeno sono stati originali XD
EPISODIO 3- FOR THE TRIUMPH OF THE EVIL
A quanto pare Abbie non parla con la sorella da secoli e se ne sbatte altamente della sua vita, così ci mette un terzo della puntata per capire a cosa il “numero 49” si riferisca, ma in suo soccorso viene la professoressa Vega che le appare in uno sconclusionato sogno che inizialmente pare una normale giornata lavorativa (però figlia mia se Crane conduce l’interrogatorio fatti venire qualche dubbio!). Dopo l’incubo, che vedeva lei nel ruolo della vessata criminale e Crane trasformarsi in un mostro senz’occhi, Abbie viene sveglaita da una chiamata urgente, la dottoressa Vega (apparsa come consulente psicologo nel suo sogno) sta per buttarsi e vuole parlare con lei. Abbie arriva, giusto il tempo di farsi dire dalla pazza qualche cosa senza senso sul fatto che tutti se lo meritano e la tipa si butta; quando Crane esamina i suoi vitrei occhi bianchi questi esplodono in un ammasso di sabbiolina (e nessuno grida all’arma batteriologica...?).
Investigando scoprono che era stata la prima psichiatra di Jenny (Jennifer, sorella di Abbie) e che aveva iniziato a crederle ma non fece nulla per evitarle i continui giri di ospedali psichiatrici, si scoprirà anche che Jenny non vuole aver nulla a che fare con la sorella e così è Crane che le parla anche se non riesce a cavarle quasi nulla e non si capisce chi dei due reputi più pazzo l’altro. Crane interroga Abbie su cosa veramente le abbia divise e alla fine lei confessa di essersi svegliata prima della sorella, quando sparirono nel bosco, e aver visto il loro ritrovatore (il signore Gillespie, padrone di un ranch) vedere il demone cornuto ma ovviamente l’uomo, per non perdere i suoi 10 minuti di popolarità, non l’ha mai detto come d’altro canto Abbie stessa ha negato tutta la parte sovrannaturale della faccenda per non finire in un’altra famiglia affidataria ora che ne avevano trovata una decente (ovvio, il padre scompare, la madre impazzisce ecc... Il solito backgorund).
I due vanno a trovare Gillespie che però si è addormentato ed è diventato vittima, come la psicologa, di Sandman (l’uomo dei sogni) e come lei chiede di parlare solo con Abbie, mentre tiene in ostaggio la moglie. Abbie ci parla, ma a parte capire di quale demone si tratti non cava altro dal vecchio spelacchiato che si suicida... Crane capisce che non è il classico Omino dei Sogni che mette la sabbia sugli occhi dei bambini per fargli sognare MyLittle Pony e Power Ranger (old school baby) ma è il Ro’kor-hauncmauhu (Ro'kenhrontyes, pronuncia adorabile, impossibile da scrivere) la variante dei nativi, ovviamente amici utilissimi per Crane la spia che resta stupito nel sapere che sono stati praticamente sterminati. Il Ro-coso è un demone che visita in sogno coloro che hanno fatto dei torti terribili al prossimo e li punisce con una lenta tortura che li spinge infine a suicidarsi e Abbie è la prossima visto che ha tradito Jenny e l’ha fatta bollare come pazza e sbattere qua e la per famiglie affidatarie una peggio dell’altra mentre lei diventava l’eroina locale...
Abbie porta Crane da un venditore d’auto che potrebbe essere lo sciamano che cercano, ci vuole un po’ ma lo convincono, mandata giù una sorsata di the del mistero color Curacao e punti da uno scorpione i due (ovviamente Crane non può lasciarla da sola, e la mogliera sta marinando le puntate...) vanno nel mondo dei sogni, unico luogo in cui si possa sconfiggere il Ro-coso che per buona misura fa a pezzettini l’intruso (Crane, che si sbriciola come sabbia) finché Abbie non viene a patti con ciò che ha fatto e urla a gran voce che ha tradito la sorella per questo motivo e quest’altro e manda in pezzi il demone, salvandosi.Finita la missione del giorno di due tornano agli Archivi e qui (finalmente) vengono beccati dal Capitano che non si sconvolge per il buco nel muro ma da loro le chiavi onde evitari futuri buchi, Abbie decide di andare dalla sorella a parlare ma quando arriva lì scopre che è scappata.
Commento:
Ovvia espressione da QI 250 |
“E’ davvero astuta, la mia sorellona...” ehm, è passata dal condotto d’aereazione, insomma... Ci sarebbe da far chiudere l’ospedale se basta il solito truccheto, no!?
Puntata che segna definitivamente l’addio alla trama principale per darsi alla caccia random di demoni meglio di Costantine, non era malvagia, adoro la punta horror e i mostrilli che fanno vedere ma non era uno Sleepy? Ammetto che 12 puntate di cavaliere senza testa possano essere noiose ma non sono forse in Quattro? Due puntate a testa e hai finito la serie...
E poi, ero l’unica che, nonostante fosse ovviamente impossibile, sperasse che Abbie morisse e la sorella cazzuta prendesse il suo posto? No, eh? Lasciamo che i due Testimani con la T maiuscola Tubino in pace allora, in barba alle mogliere defunte *nod*
EPISODIO 4- THE LESSER KEY OF SOLOMON
Detta anche la puntata del ritorno di fiamma del buon sceriffo oppure la puntata crossover con Devil&Realist. Jenny è agilmente scappata dall’ospedale e Abbie riesce a convincere il Capitano a darle del tempo per cercarla da se prima dell’allerta generale. Jenny va da un suo amico, proprietario di un bar (malfamato all’apparenza) che le offre un drink e le rende la sua roba, il kit del perfetto apocalittico: passaporti, pistola, soldi e quant’altro. Intanto un “normalissimo” insegnante di piano (inizio a credere che gli “scemeggiatori” odino questa professione è la terza volta questa settimana che vedo un insegnante di piano che è un malato sadico schizzato) riceve una chiamata misteriosa che lo incita a fare pulizia di tutte le consocenze di Jenny, ovviamente la prima testa a cadere è il tipo del bar che nonostante sfrittelli tutto dopo aver visto gli strumenti di tortura... Viene comunque torturato, malmenato, decapitato e appeso (perché noi siamo i cattivi~) lasciando un pochino inquieto il Capitano della polizia che comunque conferma che salvo la decapitazione non è il modus operandi di un certo altro assassino locale (e misteriosamente scomparso dalla scena...)
Abbie inizia a scavare nel passato della sorella mentre Crane si fa sempre più domande per il passato totalmente diverso delle due: una è rimasta con la medesima famiglia mentre l’altra ne ha cambiate sette, una è una poliziotta ben voluta l’altra una pazza criminale, una è sempre rimasta a Sleepy Hollow e l’altra ha girato il mondo in un sacco di “bei” posti. Vanno a trovare l’ultima famiglia affidataria (ovviamente la solita vecchiaccia enfia che sfrutta la cosa e lascia morire di fame i figli adottivi) e scoprono che Jenny condivideva una baita lì vicino con un misterioso amico (ancora niente unità anti-pedofili?) e se ne vanno dopo aver minacciato la donna di chiamare i servizi sociali.
Giungono alla suddetta baita dove Abbie non prova nemmeno a bussare o guardare dalle finestre ma subito scassina la serratura e entrano... per scoprire che quella baita apparteneva al buon sceriffo che conosceva bene anche l’altra sorella, non solo la spediva a giro a recuperare cose e addestrarsi visto che lei (a differenza di Abbie) credeva nella sua caccia alle streghe.
Jenny è lì, dopo un po’ di minacce e pistole puntate Crane le rimette al loro posto, poi scoprono cosa lo sceriffo voleva che Jenny protegesse, un sestante-proiettore che segna il punto in cui si trova la Piccola Chiave di Salomone (il Lemegeton, un grimorio demonista) ovviamente in una chiesa abbandonata di Sleepy Hollow, ma a rovinare la festa giungono i torturatori di baristi, due scappano col sestante e un certo insegnante di piano viene catturato e inutilmente interrogato giusto per fargli dire un po’ di cose, bearsi del suo accento germanico, e fargli mordere una capsula al cianuro. Finalmente Crane si mette a disegnare la mappa che ricorda perfettamente e corrono a fermare il rito di evocazione di Moloch (il cattivone cornuto) già iniziato dai due mercenari dell’Assia rimasti. Buttato il libro, e i cattivini, nella lava demoniaca fiammeggiante la faccenda si conclude e Abbie si propone come tutrice della sorella.
Commento:
Shono Cativisssshimo! |
Che poi Jenny dovrebbe essere l’esperta senza scupoli, una specie di Ziva David, e poi tiene in mano una pistola peggio di me? Senza contare che i continui viaggi, il rapporto con lo sceriffo, e affini stridono un po’ col suo teorico passato in manicomio misto pessime famiglie affidatarie (forse ha un giratempo anche lei?), magari è colpa mia che odio le sottotrame smielate e buonistiche che sono praticamente d’obbligo e piacciono tanto a tutti (in nome del cliché che una due muoia alla svelta per spronare l’altra nella battaglia finale).
Non aveva senso interrogare il pianista, ti vanti della memoria e hai poco tempo e lo sprechi a molestare un grosso tedesco? Senza contare che Super-Crane anno 1700 parla allegramente di proiettori e affini.
Gettare in mezzo a questo mix di demoni anche i 72 di Salomone mi fa un po’ ridere, probabilmente non avrei retto un’altra puntata senza Cavalieri, fortunatamente le mie preghiere sono state ascoltate, non quelle sulla continuty però (salutate Jenny che dopo due puntate da semi-protagonsita fa *puff* insieme a Andy e a certe teste).
Anche se totalmente inutile la scena iniziale con l’assistenza è stata una parentesi comica simpatica, ma dategli un cambio! Ormai puzzerà di cadavere putrefatto!!
EPISODIO 5- JOHN DOE
Sia santificato Pestilenza er Conquistatore... Episodio che torna un po’ sulla trama principale e ai Cavalieri, finalmente viene svelato che simil-samurai è Conquista, il cavaliere appestatore che ai tempi di Crane tentò di giungere al fianco del fratello ma fu gabbato da un branco di coloni e un anima pia. Crane si strasferisce alla baita, un luogo ben più rustico e adatto a lui rispetto al motel pieno di post-it su come usare le varie cose (tralasciando l’impenetrabile e sempiterna plastica che metterà spesso in difficoltà il nostro eroe nel corso della puntata). Non ci vuole molto che arriva una chiamata a Abbie, un normale caso di bambino scomparso ma tanto non c’è più nulla di normale e Crane va con lei.
Il ragazzino, che pare uscito da una fiera medievale, non è di quest’epoca, non è il figlio disconosciuto di Crane, ma in compenso è un appestato che parla una forma desueta di inglese che solo Crane può capire. Messo in quarantena insieme alla sue vene nere il ragazzino spiega a Crane cosa gli sia successo (senza terrorizzarsi davanti a una magica scatola parlante con dentro delle persone, comunemente detta tv). Ha seguito un “bambina cattiva” (che pareva figlia di Jenny) e si è allontanato da casa sua, la Colonia Perduta di Roanoke, la prima colonia inglese in cui nacque il primo colono Virginia, figlia del governatore locale che trovò il luogo abbandonato senza vita quando tornò dopo meno di 3 anni.
I due seguono le tracce del ragazzino nel bosco, incrociando quelle della “bambina cattiva” che spariscono di colpo, fino a giungere a uno stagno con un isoletta nel mezzo e seguendo dei segni sugli alberi Crane scopre un passaggio che li conduce a Roanoke, immutata negli anni e in cui tutti sono infetti ma sembrano vivere tranquillamente.
Qui viene loro raccontato che il cavaliere della pestilenza li maledì con quella misteriosa e incurabile piaga, la prima a morire fu Virginia ma il suo spirito si palesò davanti a tutti e li condusse a quel luogo in cui la malattia non sembrava degenerare e in cui potevano vivere in pace ma Thomas (il bambino) uscendo dalla colonia non è più immune e sta appestando Sleepy Hollow con l’aiuto del Cavaliere che fa rompere le tute contenitive come se fossero di stagnola. La piaga si sta estendendo, Abbie cerca di convincere il capo a farle portare via il bambino e Crane si scopre infetto a causa del suo primo dialogo col piccolo (ma mi raccomando non spendiamo troppe parole a spiegare perché il sistema immunitario di un colono regga meglio di quello di un contemporaneo). Sempre più in crisi mistica, senza il suo partner (perso in un sogno in Purgatorio con l’amata che non vuole confessargli perché Moloch la tenga lì da 200anni [sacrifice?]), Abbie ha un breve monologo con Dio, mentre si nasconde nella cappella, e capisce che a tenere in vita i coloni è l’acqua (non i fiorellini che ha sgarbatamente rifiutato? Vacca); riesce a convincere il Capitano che le da il “permesso” di rubare l’ambulanza con cui casualmente Crane e Thomas verranno spostati di struttura.
I tre ciondolano fino alla colonia, con Thomas sempre più sull’orlo del baratro e Crane che rischia un infarto per una puntura all’adrenalina data a cuor elggero da una certa poliziotta. Qui Pestilenza tenta un ultimo assalto, ma l’acqua purifica Crane e il bambino e il Cavaliere si dissolve nel nulla, nuovamente gabbato dalla sorte! Il finale non è perfettamente un “happy-ending” visto che i nostri due Testimoni capiscono che in realtà la gente di Roanoke è morta da tempo e ora si incammina verso il paradiso lasciandogli in un isoletta muschiosa accanto a una sorgente (che ha reso Crane puzzolente come un cane in putrefazione). Visto che i minuti scarseggiano automaticamente tutti gli infetti guariscono, ma se un cavaliere ha fallito a tornare c’è un’altro losco figuro che riemerge nuovamente dagli abissi e per divertimento da fuoco alla foresta con la sua ascia a 260°.
Commento:
Allergia al nero di seppia |
Resta un alone di mistero su come mai Oxford abbia confermato al petulante ex che Crane è attualmente un loro docente assegnato come consulente lì, ma d’altro canto ci sono molte spiegazioni “fiqqque” come una propagine della congrega che para loro il culo, come molto meno “fiqque” tipo un certo capitano che fa chiamare da falsa segretaria dell’Oxford per mettere a nanna il cagnolino ringhiante.
Spero che Crane a Novembre faccia un cambio d’abito, avanti ora si è fatto anche un bagno fuori programma, il phon non può salvarlo!
EPISODIO 6- THE SIN EATER
EPISODIO 7- THE MIDNIGHT RIDE
EPISODIO 8- IN TO DARKNESS
>>Here<<
(star trek?)
(star trek?)
EPISODIO 9- SANCTUARY
EPISODIO 10- ??
EPISODIO 11- ??
EPISODIO 12- ??