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Virtue's Last Reward [Recensione]

Sotto assedio da parte di (credo) un raffreddore rompi zabedei ho ripreso in mano questo gioco rimasto fermo praticamente dalla sua uscita, lo sfortunato primo trofeo argento (parziale fautore dell’iniziale pausa) reca data 19/03/2013 mentre attualmente il gioco è platinato di fresco con gran parte dei trofei fatti nella scorsa settimana (che è iniziata guarda caso mangiando Lagomorfo, quindi c’è pure la soddisfazione di aver mangiato ZeroIII).
Il perché di questa luuuunga pausa è presto detto: sono subentrati giochi più beceri e Koei che mi hanno distratto (chi l’avrebbe mai detto), inoltre il mio metodo e quel sopracitato benedetto trofeo sono stati la mia rovina.

Il mio primo trofeo argento è stato “Tears In The Rains” e tutti quelli che l’hanno giocato sanno che non è possibile visto che si tratta del finale di Luna e serve una password proveniente da un finale che si sblocca circa a metà gioco (a seconda dei magheggiamenti), la colpa è mia, non cerco di nasconderlo, e invero c’è da fare un plauso agli sviluppatori per questa stronzaggine perché per chi non l’avesse notato per giungere a quel finale non c’è alcun “blocco” (le caselle con il punto di domanda) e quindi non è d’obbligo giocare eventuali altre route, inoltre è la strada diretta più a sinistra che la sottoscritta per buono metodo ha preso come prima (si risolve da sinistra a destra, finché possibile *nod*) che l’ha genialmente fatta in modalità HARD per il mero gusto di farlo (allora non mi ero minimamente informata sui finali) il che vuol dire che quando mi switchava a EASY per i troppi errori rifacevo tutta la stanza da capo e quando sono giunta al problema “password” dopo 20minuti di bestemmie perché FILE e MEMO sembravano inutili ho cercato online e inserito la funesta parola finendo per vedere uno dei due finali veramente degni di tale nome e il più dannatamente spoilerifero! Questo mi ha fatto dubitare della storia e della qualità generale del gioco.

Ecco svelato il motivo per cui il gioco è rimasto lì quasi un anno, poi è giunta la febbre e ho ben pensato di flipparmi il cervello definitivamente.
Resto comunque orgogliosa di questo mio platino, anche se facile!

3DS o PSV
Piccola nota: parte del mio mancato feeling con questo gioco è da imputare al mio non aver mai completato “999Trentini”, sono passata dal gameboy color al 3DS e ne sono fiera (un po’ meno del motivo che mi ha spinto a comprare il 3DS, ma stranamente si è rivelata una console protatile dignitosa); ho giocato la demo e Virtue completo per PSV ma temo che il gioco renda decisamente meglio su 3DS, nonostante il bug mai risolto e nonostante venga immediatamente il mal di testa a leggere tanto su quello schermettino.
Seconda nota: ne parlerò più che altro nella recensione futura su Hakuoki, ma comunque è noto che odio visceralmente la Rising Star, ora più di prima, ma comunque questo gioco han fatto finta di distribuirlo un po’ meglio (anche se non hanno fatto uscire una versione fixata, ma non parliamone) e in realtà ho più cose da dire sulla localizzazione (vedi sotto).
Comunque, meglio su 3DS per un semplice motivo: la console è meno potente e quindi si pretende molto meno (esempio spicciolo: non mi lamento dei pochi avversari su mappa di Samurai Warriors: Chronicles, anche se sono evidentemente quasi meno di un Dynasty Warriors per PSP) e poi c’è da considerare che Zero Escape è una serie nativa Nintendo e c’è sempre la possibilità che la versione PSV sia una specie di porting fatto male.

Nonostante tutte le scuse che si possono pensare trovo che Virtue sia stato fatto al risparmio, è un po’ troppo evidente per far finta di nulla e non mi stupisce che in Giappone sia un mezzo flop visto che lì ci sono visual novel amatoriali fatte meglio.
Le animazioni sono ridotte all’osso, le poche che ci sono (esclusi i figurini, che comunque non hanno il minimo fade tra una posa e l’altra ma scattano [a questo punto meglio dei disegni fissi]) durano una manciata di secondi e si fermano, anzi 'bloccano' è il termine più corretto, sul momento clue probabilmente per non star a perder tempo a gestire gente che cozza sul pavimento o similari, alla fine la cosa più “animata” è la vista psichedelica provocata dal Soporil.
Fin troppo spesso e volentieri ci troviamo a vedere immagini statiche pre-generate che però non sono in CG ma mere screenshoot (pure mal compressa, o con un pessimo effettino, forse dovuto al 3DS) quando magari sarebbe stato più di impatto fare un illustrazione o far vedere la gente in lontananza ferma che si limitava a respirare.
Le animazioni sono principalmente una dozzina: le porte che si chiudono (che poi a livello di codice è sempre lo stesso pezzo), circa 4 pose/espressioni per personaggio, qualche microscenetta di una manciata di secondi e basta, il resto sono immagini statiche talvolta nemmeno troppo ispirate.
Sinceramente, a conti fatti, avrei preferito una cosa più a “visual” novel completamente in 2D coi soliti fondali fissi e figurini disegnati (anche se non amo particolarmente lo stile e la colorazione della rarissima parte 2D del gioco), sarebbe stato moooolto meno irritante.
Comunque su 3DS suppongo dia moooolto meno fastidio, o per lo meno alla terza route suppongo che nessuno si sia chiesto se le texture della schiena le avevano fatte oppure faceva troppa fatica (è una battuta, ma non troppo lontana dalla verità).

Localizzazione
Togliamoci d’impiccio subito questa parte.
Amo la Aksys, localizzano giochi sfigati e hanno fatto conoscere la Otomate agli americani in modo che gli otome non fossero più appannaggio di sfigate aziende destinate a chiudere in pochi anni che manco distribuivano decentemente nel loro paese.
Comunque i testi di Virtue mi hanno lasciata spesso perplessa, il gioco è doppiato in inglese (mai messo, ammesso che si possa nella versione EU) e in giapponese (voci dignitose, anche se il più riconoscibile forse è Daisuke Ono che fa K) coi sottotitoli solo in inglese, e non lamentatevi!.

Salvo una frase mancante c’è tutto, il problema è che temo si siano presi troppe libertà, in alcuni frangenti fin troppo evidenti (come il fatto che nell’audio si sente gridare solo un nome e invece ci tocca leggere cose tipo “Oddio, ti prego no!” *urla nuovamente il nome* “Tutti ma non lui” *urla nuovamente il nome* “Nooooo!”) e altre un po’ meno causate da un eccessiva caratterizzazione dei personaggi che ha reso melodramamtici, inutilmente volgari o troppo “bunnyettosi” molti del cast principale; adoro le storpiature del parlato di Zero III ma si limita a dire in fondo alle frasi “usa”, da “usagi” =coniglio e non lo dice nemmeno sempre, e di certo qualcun’altro esagera un po’ troppo con i dispregiativi “forti” ma d’altro canto i testi di Virtue non sono propriamente facili e alcune parti sono delle mazzate da tradurre e ancor di più da leggere.

Poggio e buca fan pari, ma comunque volevo segnalare la cosa, poi come sempre un inchino alla Aksys per il lavoro svolto fin ora.

Fuffa Quantica e incoerenze
Da qui in poi lo spoiler qui è di casa.
Invero alcune cose mi hanno fatto sorridere e inizialmente ho apprezzato la vena “seriamente scientifica” del gioco, poi però la fuffa scientifica ha iniziato ad accumularsi e l’ho trovato un mero pretesto per esternare presunte conoscenze che comunque restavano abbastanza labili e appena abbozzate alla fonte (d’altro canto nessuno degli espertoni in materia, nel gioco, ha dei gran dialoghi,“Er Doctor” non parla proprio escluso un ologramma passa password); comunque non studio fisica quantistica e la mia conoscenza di gatti inscatolati è quel che è, viene da hobby collaterali quindi non mi ritengo un esperta e di certo il gioco non punta a un target di nerd del MIT (spero) ma non puoi tentare, talvolta goffamente, di dare un taglio scientifico pseudo-matematico ben contestualizzato e poi venirmi a dire che qualcuno non si accorge di avere 40anni in più sul groppone (un occhio telecamera e delle braccia biotiche) perché è sulla Luna e ha il cervello rallentato (da notare però che salvo Alice che giunge in tempo alla AB room, i personaggi in via di guarigione non s’accorgono di nulla)... Ma non ha mai sbadigliato e non si è mai toccato la faccia? Oooook, gli specchi erano tutti opportunamente lerci da far schifo, ma ti pare possibile? Liquidiamo questa e tante altre cose come dogmi assoluti detti brevemente in un sudatissimo dialogo e voltiamo pagina.

Inizialmente il gioco si presenta come una avventura grafica sullo stile survival, un po’ di persone sono state chiuse in una presunta base segreta da qualche sciroccato (nota sulla base: l’architetto, il geometra e l’ingeniere meritavano una fucilata ma per lo meno si sono ricordati di far scendere il montacarichi fino al secondo piano almeno il mega portone che avevano piazzato non era totalmente inutile) e per uscire devono principalmente tradirsi o allearsi a vicenda, ovviamente allearsi e tenersi per mano cantando canzoncine da bambini sarebbe il metodo migliore, ma essendo circondati per lo più da "sconosciuti dal cupo passato" le pugnalate alle spalle sono all’ordine del giorno e di certo le regole date un po’ così, come viene viene, non aiutano.

Non viene ambientato un gran che il mondo esterno, tralasciando che non si conosce il giorno preciso e l’anno (e quello che pensa la metà del cast è sbagliato), viene descritto solo nei brevi specchietti di vita dei personaggi spesso già incoerenti di suo.
Sigma, il protagonista, è uno studente (considerando cosa lo aspetta è un po’ troppo tordo, ma va beh) ma anche se narra gli eventi di un 2028, in cui protesi biotiche e cloni sembrano cose normali, c’ha una macchina che pare degli anni 90 e un pc che si fulmina come i catorci di adesso;
Phi nasce mistero e muore mille volte come il più grosso e meno contestualizzato personaggio (vedi sotto);
Alice è un agente segreto, ma non viene specificato il governo o le sue competenze specifiche (a parte essere un genietto della matematica), con un misterioso intruglio nel corpo (preso in prestito da altri romanzi) che mi ha fatto sperare per un lungo istante che fosse davvero una mummia egizia riportata in vita e magari fonte del terribile virus Radical-6, invece nega col rischio di far pensare che è solo una fetecchia di personaggio messo lì per le tette;
Clover è sempiternamente tormentanta dagli Zero e i loro esperimenti, ma non viene dato un vero motivo per questa ossessione che gli Zero hanno per lei (più o meno, diciamo che è colpa della sfiga, dei poteri e ormai è nella lista della gente da rapire) oltre a questo è odiosa e schizzata per gran parte del tempo e si merita perfettamente il finale “all suicide” che le hanno riservato;
Dio era meglio se era davvero un circense sfigato perché come clone “teoricamente perfetto” (Miranda Style) e capo della divisione elite di terroristi è davvero una fetecchia sia a piazzare bombe che a usare il coltello che a tenere per sè le password o sopportare il dolore, anzi è un codardo generalmente inutile e vergogna dei terroristi da fiction;
Tenm—ARGH che cazzo di cognome contorto da scrivere, Junpei sotto vecchie spoglie alla fine si rivela un bel personaggio ma per gran parte del gioco è solo un vecchio che puzza un po’ di pedo-perve con la malinconia e la depressione facile;
Quark è generalmente un personaggio inutile, vista l’età il buonismo generale gli permette solo di essere fautore di un quasi obbligato momento di crisi (più o meno come Alice) ma se non altro la sua letterina a Sigma mette subito la pulce nell’orecchio sull’effettivo stato della terra (non che serve un bimbetto post-apocalittico a far venire il dubbio che non siano passati 3 giorni, che quella non sia la Luna di un eclissi e che Sigma sia Zero, ecc...);
K, o Kyle, tutto sommato è un personaggio valido, complice il doppiatore, insieme a Luna è l’unico che tenta quasi sempre di essere bravo, buono e gentile anche se spesso alla fine la fifa vince e scappa alla vista del 9 sul suo braccialetto, mi è anche piaciuta la spiegazione della tuta (un po’ meno la parte della famigliola), insomma fa tenerezza ed è un bambino, mentalmente parlando, anche se poi si potrebbe dire che è praticamente un personaggio inutile;
Luna tutto sommato è troppo accondiscendente, buonista e non amo particolarmente la sua voce lamentosa, ma d’altro canto è un golem, ehm GALUEM (o come si scrive) ed essendo una scopiazzatura di una scopiazzatura rivisitata con infilate senza motivo le tre leggi della robotica di Asimov (è un dogma, eh! Anche se si tratta di romanzi) le lascio il merito di avere un bel finale, anche se mi ha rovinato un po’ XD.
Comunque indipendentemente dalla caratterizzazione, dalle spiegazioni scientifiche che si crepano appena qualcuno ci mette bocca, alla fine il gioco risulta ben strutturato, carente di coerenza ma era inevitabile visto che si parla di viaggi nel tempo.

Amo quanto “AB” sia predominante anche se a scapito di dare nomi scemi alle cose come “edizione ambidestro” e ho inizialmente amato le spiegazioni cervellotiche finché non si sono palesate come fuffa presa un po’ a caso da una enciclopedia (ma esisteranno ancora le enciclopedie di carta? XD); adoro come le briciole di pane siano state saggiamente lasciate a giro con nonchalance ma resta il fatto che dopo 26 ore mi resta un finale che non è un finale e mi pare di aver giocato un lungo intricato e ripetitivo prologo a un futuro gioco, il tutto riempito eccessivamente di gente che vaga in una mappa non propriamente chiara ideata da qualche pazzo visionario che aveva la pazienza di pensare minuziosamente alle AB-menate ma non a come ottimizzare tempo e strada (senza contare che lo skip praticamente non esiste ed è totalmente inutile vedere ogni santissimo percorso fatto da tutti, visto che non serve a nulla, e a pensarci troppo si capisce che diventa impossibile che qualcuno sia riuscito a tornare in certi posti, piazzarci una bomba e tornare senza farsi beccare).

Sigma, cose non dette e cose che è meglio non dire
Sigma è il protagonista *gli stringe la mano* e giochiamo la faccenda dal suo punto di vista, se come la sottoscritta avete usato il metodo del “faccio le route da destra verso sinistra” (come appreso dalle esperienze otome) allora la vostra vita virtuale dev’essere stata relativamente facile, interrotta brevemente qua e là, se invece avete fatto un po’ a casaccio peggio per voi e la vostra sanità mentale.

In ogni caso Sigma è convinto di essere ancora lo studente 22enne quando in realtà ormai ne ha quasi 70 ma d’altro canto, salvo Phi che gli da di vecchio pervertito all’inizio (e i commenti quando narra di come è stato rapito), nessuno sembra chiedersi perché si comporti come un giovine e nessuno dubita del fatto che le braccia (e anche le gambe, ripensando alla scena della chiave) non siano naturali visto che sono giovani, forti, toniche e abbrozzante quando poi lui ha la faccia di un Harlock dei poveri slavato e spennacchiato.
L’unico difetto che gli viene dato è il suo “nya-re” quando si parla di gatti, da “nya” l’equivalente jappico di “miao”, reso in inglese con una storpiatura random-gattica delle parole (giusto per ribadire che qualcuno in adattamento ha un po’ esagerato, ufficialmente doveva solo finire le frasi con “miao” anzi “meow”).
Come già detto trovo un po’ ridicolo che non si sia accorto del suo effettivo aspetto ed età, considerando anche che Kyle e “Er Doctor” hanno differenti doppiatori per lo meno doveva accorgersi che non aveva più la voce di un baldo giovine; la scusa della gravità ridotta, del Radical-6 e del fatto che non gli fosse passato di mente non regge granché...

Comunque Sigma nei vari viaggi temporali, e intendiamoci il Sigma 22enne perché il vecchio e geniale Sigma praticamente non apre bocca e non si vede (troppo difficile da fare, eh?), salta dalla macchina fumosa di un Dicembre 2028 all’inizio del 2074 in una base sulla Luna (numerata “nove” perché il “nove tira” anche se sono più di 45 e non viene detto che succede nelle altre), poi quando si mette in mezzo per salvare Phi dall’accoltellata di Akane ri-zompa nell’Aprile 2029 (da quando una esperienza inquietante come l’assere messo KO da un fumo bianco con contorno di tizia con la maschera è equivalente allo shock di una quasi pugnalata?) dove una giovane Akane gli spiega brevemente cosa gli è successo prima che salti in aria la prima tragica bomba del futuro post-apocalittico, dimenticavo che gli fa anche notare che ha perso le braccia e un occhio per salvare “qualcuna” alla base dove c’era il Radical-6 (c’è da considerare che la donna che si sente nella registrazione di quel giorno ha la voce molto simile a Luna e “Er Doctor” ha creato Luna).
Comunque nonostante vi sbattiate a fare tutto in HARD e vediate il vero finale quel benedetto giorno non viene mai mostrato e in soldoni il finale è un Bad End con Sigma che si sveglia stordito dall’ennesimo salto temporale nel corpo di Kyle (mentre il Sigma vecchio dorme), Jun e Quark tornano su una terra devastata e gli altri restano alla base chiedendosi che fare adesso che sono passati 40 anni, che per loro sono stati pochi giorni, e la terra è uno schifo perché il Radical è uscito, le bombe sono esplose e quindi avete fallito miseramente facendo si che 26 ore di confuso gioco risultino inutili finché il buon “Fratello” non manda un quarto Nonary, e terzo gioco, su questa terra quasi certamente ambientato in quel maledetto sito di prova per gli atterraggi marziani che vedrà Phi-Sigma-SimilLuna come probabili unici sopravvissuti (sempre secondo la registrazione).

Quiiiiindi~
Quindi a livello di storia merita, anche se non è per tutti e per certi versi è troppo pretenziosa pure per se, ma la realizzazione tecnica lascia molto a desiderare; credo che il principio sia lo stesso per cui non riesco ad adorare Umineko, una storia intricata non può salvare tutta la baracca (e Virtue non è nemmeno eccelso dal punto di vista sonoro, la colonna sonora degli Umineko almeno è di tutto rispetto).
Comunque si dovrebbe dividere le recensioni tra chi ha finito il gioco (e non ne ha giocato solo qualche ora perché la prima buona metà non è affatto male, anzi) e come l’hanno finito perché probabilmente giocando con la guida aperta lo si finisce in metà del tempo e diventa solo una lunga storia che non finisce più ed è anche meno stressante (d’altro canto pare che 999 per iOS praticamente sia solo novel).

+ è una visual novel con una trama intricatissima
-  genere e storia non è che siano proprio per tutti, anzi
+ indizi, segreti e briciole di pane sono ovunque, non è nemmeno obbligatorio giocare a 999
- non è un obbligo, ma Virtue resta di fatto un lungo prequel a un futuro gioco che forse nemmeno uscirà
+ il flowmotion è comodo e intuitivo
- ma semplifica troppo la vita, vedi quasi subito quale scelta ti porterà più lontano, puoi andare dove vuoi e non devi nemmeno ricordarti in che punto riprenderti una password perché tanto è segnalato
+ le stanze degli escape sono esteticamente carine e un po’ folli, inoltre gli enigmi sono tutti logici
- se hai tutti gli indizi non puoi sbagliare, le stanze sono tante e varie ma le vedi giusto una volta perché le parti escape sono davvero una minima parte del gameplay
+ ben congeniati ed esteticamente accattivanti i personaggi
- congeniati, non caratterizzati, le animazioni stanno comunque al minimo
- una volta finito è finito, la sua struttura, lo skip non propriamente ben fatto non danno alcun motivo di rigicarlo o rigiocarne alcune parti

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