Monochrome Kitan, o Shirokuro Kitan (se si traduce letteralmente il nome) è il manga che ha resto famosa Kusunoki/Kusu Rinka, si trattava di uno shonen che approdò nel lontano 2009 sulle pagine di Gfantasy, casina di Kuroshitsuji per intenderci, e che sparì definitivamente senza dare una valida motivazione nel Marzo 2011 quando fu annunciata ufficialmente la sospensione nonostante la serie si fosse ritagliata il suo gruppetto di fan e l’autrice volesse andare oltre l’undicesimo capitolo...
Attualmente la Rinka è sparita definitivamente dalla scena, tanto che non è nemmeno facile scoprire se sia ancora viva o meno visto il suo status di autrice semi-disconosciuta (oltre a Kitan ha fatto solo una brevissima serie gotica di tre capitoli incentrara sull’assassino di nome Scuro, uscita un annetto prima di Kitan sulle pagine di Gfantasy e mai raccolta in volume) e il mistero della sospensione di Kitan resta tutt’ora un mistero; dopo il vacuo annuncio di Marzo silenziosamente in Ottobre Kitan fu spostato nella lista delle serie finite sul sito del Gfantasy e da allora tutti hanno perso la speranza.
Girano diverse teorie più o meno fantasiose: molti puntano a una qualche mossa del redattore visto che Kitan venducchiava bene e l’autrice sembrava in ottima salute e ben volenterosa di continuare (anche se di certo non è ricordata per essere la più puntale e veloce di tutte) e altrettanti invece sospettavano che non fosse tutta farina del sacco di questa talentuosa quando misteriosa nuova autrice (per un po’ ci sono state voci di corridoio non dissimili da quelle che giravano su Ohba) ma probabilmente la verità e molto più cruda e meno complottistica.
Come ormai quasi tutti gli “otaku italiani” sanno generalmente sulle riviste giapponesi viene stilata continuamente una classifica di gradimento e le serie che calano sotto una certa soglia rischiano la cancellazione, Kitan vendeva bene ma non abbastanza visti gli altri colossi che giravano allora per Gfantasy quali Kuroshitsuji, Pandora Hearts, Durarara e la serializzzazione di Zombie Loan si è proprio conclusa quel disgraziato Marzo quindi semplicemente Monochrome non c’è l’ha fatta ed essendo uno di quei casi margine non è stata data alcuna motivazione valida per noi occidentali ed è stato archiviato.
Quindi niente accuse di plagio o rischi similari, niente malattie terminali o pesanti litigate tra autore ed editore semplicemente la serie era in forse e dopo la Rinka si è sentita dire che non era il caso continuare e visto che era sempre stata in casa Gfantasy probabilmente ha semplicemente deciso di non impuntarsi e dedicarsi ad altro riducendo la sua carriera di mangaka a un paio d’anni di modesta fama.
Come si intuisce dal nome Monochrome Kitan è un manga che punta molto sul contrasto e nonostante lo stile più gentile e rotondeggiante molti la accomunavano alla Miwa Shirou (Dogs) ma anche la Hoshino Katsura (D.Gray Man) e per certe espressioni anche alla Kiyo Kyujo (Zone-00), era quindi un mix delle migliori esordianti di quegli anni il tutto fortunatamente senza sforare nel plagio, nonostante secondo alcuni certi personaggi assomiglino troppo a certi di Death Note, ma a differenza loro la Rinka resta un mistero (oddio la Katsura finché non è andata a farsi pubblicità in Germania nemmeno si sapeva se era donna o meno *cof cof*).
La storia trattava di Ririko, una ragazza che perde i genitori in uno strano incidente ed è costretta a trasferirsi a Kaminoshiro e qui un detective le consegna un messaggio scritto dal padre prima di morire, una misteriosa carta a scacchiera monocromatica; nella sua ricerca del colpevole cerca di capire cosa sia la nera torre che sorge al centro della città ma nessuno le da una risposta valida e finisce per diventare amica di Maya e Shirou che ben presto le rivelano che le misteriose carte sono in grado di evocare i “Malice”, una sorta di spiriti protettori.
A suo tempo il manga fu tradotto dall’Uc-Fansub ma dopo l’annuncio dell’hiatus ci fermammo al volume uno e lo droppammo, al momento non penso di volerlo riprendere nonostante ormai sia pappa e ciccia col gruppo inglese che l’ha “finito”, ma non si può mai sapere e d’altro canto dovevo “festeggiare” in qualche modo il terzo anno di mistero misterioso, no?
(nota: la copertina qui di fianco è del GFantasy uscito l'11 Marzo 2011 con l'annuncio della fine di Kitan)
Attualmente la Rinka è sparita definitivamente dalla scena, tanto che non è nemmeno facile scoprire se sia ancora viva o meno visto il suo status di autrice semi-disconosciuta (oltre a Kitan ha fatto solo una brevissima serie gotica di tre capitoli incentrara sull’assassino di nome Scuro, uscita un annetto prima di Kitan sulle pagine di Gfantasy e mai raccolta in volume) e il mistero della sospensione di Kitan resta tutt’ora un mistero; dopo il vacuo annuncio di Marzo silenziosamente in Ottobre Kitan fu spostato nella lista delle serie finite sul sito del Gfantasy e da allora tutti hanno perso la speranza.
Girano diverse teorie più o meno fantasiose: molti puntano a una qualche mossa del redattore visto che Kitan venducchiava bene e l’autrice sembrava in ottima salute e ben volenterosa di continuare (anche se di certo non è ricordata per essere la più puntale e veloce di tutte) e altrettanti invece sospettavano che non fosse tutta farina del sacco di questa talentuosa quando misteriosa nuova autrice (per un po’ ci sono state voci di corridoio non dissimili da quelle che giravano su Ohba) ma probabilmente la verità e molto più cruda e meno complottistica.
Come ormai quasi tutti gli “otaku italiani” sanno generalmente sulle riviste giapponesi viene stilata continuamente una classifica di gradimento e le serie che calano sotto una certa soglia rischiano la cancellazione, Kitan vendeva bene ma non abbastanza visti gli altri colossi che giravano allora per Gfantasy quali Kuroshitsuji, Pandora Hearts, Durarara e la serializzzazione di Zombie Loan si è proprio conclusa quel disgraziato Marzo quindi semplicemente Monochrome non c’è l’ha fatta ed essendo uno di quei casi margine non è stata data alcuna motivazione valida per noi occidentali ed è stato archiviato.
Quindi niente accuse di plagio o rischi similari, niente malattie terminali o pesanti litigate tra autore ed editore semplicemente la serie era in forse e dopo la Rinka si è sentita dire che non era il caso continuare e visto che era sempre stata in casa Gfantasy probabilmente ha semplicemente deciso di non impuntarsi e dedicarsi ad altro riducendo la sua carriera di mangaka a un paio d’anni di modesta fama.
Come si intuisce dal nome Monochrome Kitan è un manga che punta molto sul contrasto e nonostante lo stile più gentile e rotondeggiante molti la accomunavano alla Miwa Shirou (Dogs) ma anche la Hoshino Katsura (D.Gray Man) e per certe espressioni anche alla Kiyo Kyujo (Zone-00), era quindi un mix delle migliori esordianti di quegli anni il tutto fortunatamente senza sforare nel plagio, nonostante secondo alcuni certi personaggi assomiglino troppo a certi di Death Note, ma a differenza loro la Rinka resta un mistero (oddio la Katsura finché non è andata a farsi pubblicità in Germania nemmeno si sapeva se era donna o meno *cof cof*).
La storia trattava di Ririko, una ragazza che perde i genitori in uno strano incidente ed è costretta a trasferirsi a Kaminoshiro e qui un detective le consegna un messaggio scritto dal padre prima di morire, una misteriosa carta a scacchiera monocromatica; nella sua ricerca del colpevole cerca di capire cosa sia la nera torre che sorge al centro della città ma nessuno le da una risposta valida e finisce per diventare amica di Maya e Shirou che ben presto le rivelano che le misteriose carte sono in grado di evocare i “Malice”, una sorta di spiriti protettori.
A suo tempo il manga fu tradotto dall’Uc-Fansub ma dopo l’annuncio dell’hiatus ci fermammo al volume uno e lo droppammo, al momento non penso di volerlo riprendere nonostante ormai sia pappa e ciccia col gruppo inglese che l’ha “finito”, ma non si può mai sapere e d’altro canto dovevo “festeggiare” in qualche modo il terzo anno di mistero misterioso, no?
(nota: la copertina qui di fianco è del GFantasy uscito l'11 Marzo 2011 con l'annuncio della fine di Kitan)