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Persona 4 Dancing All Night [Recensione]

Eccomi qua a recensire il gioco della doppietta spinoff che meno mi ispirava, a conti fatti non mi dispiace di aver mancato la limited sia di questo che del Q~
Il Dancing mi aveva sempre un po’ preoccupato, molto più del Q (nonostante io ODI Etrian Odyssey avevo più speranze per quello, il che è tutto dire) e alla fine la mia disastrata previsione si è rivelata corretta.
Persona 4 Dancing All Night ha avuto una storia disastrata durante il suo sviluppo e il risultato è un gioco molto casual incomprensibile per un non fan e che dura... 8 ore!
L’edizione inglese comunque è ben fatta, certo l’adattamento americano è sempre quello ma hanno usato gli stessi doppiatori e anche le parti anime (salvo il labiale di Kanamin) sono ben fatte.
L’unico difetto grafico che ho notato sono le scritte rosse nel tutorial che sembrano compresse col tritarifiuti, per il resto nulla da dire P4D è colorato (anche troppo) e gradevole.

Storia
Non mi aspettavo nulla dalla modalità storia, davvero! Potevano fare come i 30 giochi sulla Miku Hatsune con 0 trama e tante canzoni e mi sarebbe andata bene lo stesso O.0
Invece hanno voluto a tutti i costi dargli una trama e lì hanno pesantemente sbrodolato, o forse è meglio dire l’opposto?

P4D si svolge alcuni mesi dopo la fine di Persona 4, canonicamente il finale ampliato dal Golden, per cui il nostro caro protagonista non è più a Inaba, come anche Naoto e Rise occupate con le rispettive carriere.
Rise ha superato la sua crisi grazie a “noi” e vuole tornare alla ribalta, solo che ora c’è un altro gruppo che va di moda le Kanamin Kitchen (il gruppetto incentrato sulla stessa Kanami citata ogni tanto anche in Persona 4)
Rise comunque riesce a strappare un’occasione d’oro e tornerebbe sui palcoscenici durante un importante festival così ha chiesto ai suoi migliori amici di farle da ballerini per il lieto evento.
Il gioco inizia appunto con Naoto e Yu che si allenano, dai loro dialoghi si intuisce più o meno lo stato del mondo e ben presto, complice anche il video iniziale, incapperemo in un nuovo mortale rumor (che ricorda un po’ troppo hack): “se guardi un certo sito a una certa ora vedrai un video che ti trasporterà in un altro mondo da cui non farai mai più ritorno”.
Rapidamente la faccenda si complica perché entrano di mezzo idol defunte e gente in coma, per di più i nostri prodi eroi (dopo quanto passato nel gioco principale) decidono di provare e immancabilmente vengono trascinati in un portale da degli inquietanti fiocchi gialli.
Si ritroveranno su un palco adibito apposta per Rise a scampare al lavaggio del cervello a suon di balli, la cosa assurda è che non è questa la parte peggiore XD

La storia è già patetica di suo ma traballa pesantemente perché ben presto, senza un valido motivo a livello di struttura della storia, le Kanamin Kitchen vengono rapite di giorno e Kanami stessa rischia lo stesso dando vita a una delle scene più patetiche dell’intero gioco: i nostri eroi che urlano “dobbiamo salvarla” e la tipa stronza di turno agisce effettivamente e finisce rapita *facepalm*
Tutti i presenti vedono della gente sparire in un portale e poi nessuno denuncia la cosa o crede alla idol scema rimasta sul pianeta terra *facepalm*
Comunque il gioco dopo continua col salvataggio delle tipe, carina l’idea delle tre storyline parallele (anche se ricche di incongruenze, soprattutto il dualismo Yu e Rise) ma di fatto la storia è peggio di una puntata di Colombo vista per la quinta volta di fila!
Il prologo mostra palesemente la piccola Kanami, hanno fatto di tutto per renderla riconoscibile (ha il solito taglio di capelli da 10 anni questa! Però in 5 secondi riesce a farsi permanente e tinta in un camerino XD) quindi per quanto possa essere sospetta Ochimizu vi puzzerà ma non riuscirà mai a passare per l’antagonista della situazione.
Rimanendo in tema c’è da dire che alla fine l’assurdità di questa che ha quasi il dono dell’ubiquità non viene minimamente spiegato e viene considerata una cosa normale che nel tempo di una canzone riesca a istruire le idol e farsi tutta la strada a piedi per andare a mortificare la successiva XD
D’altro canto è il personaggio più illogico di tutti (qualcuno ha capito perché ha un CG da drag queen sadomaso?), incoerente e assurdo dell’intero cast~
Il gruppetto di idol è scialbo e l’aver tentato di rendere le varie ragazze la controparte dei compagnucci di gioco non ha salvato la baracca, anzi l’ha affossata dell’altro perché ammazza quel poco di caratterizzazione che viene fatta facendole risultare ancora più inutili e odiose, una mera scusa per allungare il brodo.

Salvate le idol e vista la storia dal punto di vista di Kanami, rimasta da sola nel mondo reale e che fa affidamento niente meno che su Nanako (qualcuno chiami il telefono azzurro, questo è abbandono e sfruttamento di minore, istigazione alla pedofilia, ecc...), inevitabilmente il festival dovrà avere luogo anche se metà dei gruppi sono rimpiazzati da una bambina dilettante e una smemorata con l’emicrania.
Grazie a Dojima faremo i compiti per casa e capiremo che Kanami è rimasta sconvolta dalla morte della sua eroina, ha represso quei ricordi e rubato il suo diario generando così un ombra... no aspetta, così sarebbe troppo “coerente”.
L’avevo già notato con la riedizione di Persona 4, e ciò mi fa temere il peggio per P5, ma ormai la componente “è tutta colpa di uno spirito o di una divinità” (un classico degli horror giapponesi) è diventata la scusa d’obbligo in casa Atlus.
Ok, è vero, c’è sempre stato un “Ameno-qualcosa” o “Okami-qualcos’altro” come boss finale ma ultimamente si esagera perché almeno prima dell’avvento della PS3 lo spiegavano perché esistevano queste entità, ma già con Marie la faccenda era molto tirata per i capelli e col boss finale del Dancing non si fa che aggiungere l’ennesimo chiodo alla bara.
Sarebbe stato troppo poco “figo” usare la scusa che Kanami si è repressa per anni e ha generato un ombra potentissima, bisognava mettere in mezzo un’altra divina creatura mezza pazza ed ecco che così l’Ombra di Kanami diventa... Mikuratana-no-Kami.
Combattimento finale e fine della storia.

In realtà per finire veramente il gioco occorrono circa altre 2 ore (arrivando a quota 10, ma ne bastano meno di 20 per platinarlo e farsi quasi tutto il medagliere interno al gioco) perché c’è un breve extra che si sblocca facendo tutte le canzoni in modalità Free e che narra la scena in cui Rise chiede aiuto per lo spettacolo –l’unica nota positiva sono i figurini nuovi e l’aria di essere tornati nuovamente nel vero Persona 4.
Che dire quindi? Nel Dancing la storia non brilla, i dialoghi sono ridondanti e spesso odiosamente OC, la parte visual novel non è bruttissima ma è decisamente al di sotto degli standard a cui Atlus ci aveva abituati.

Grafica & Gameplay
Graficamente il gioco è carino ma non eccelso, ad esempio la parte 2D ha diversi problemi:
i figurini non sono male e la qualità è in linea col gioco principale ma già la CG sono un po’ calanti qualitativamente e anche alcune illustrazioni nei risultati sono bruttine.
La parte anime tutto sommato non è malvagia, non ho visto granché la serie tv ma nel gioco le animazioni (e soprattutto la colorazione) sono decisamente sotto tono e ci sono anche dei palesi errori, tipo gli occhi di Kanami.
Il gameplay è molto più semplice di quello di un Diva Project ma risulta essere ancora più confuso perché è vero che le note vanno sempre in una certa direzione ma è scomodo vedere le stelline che si muovono vorticosamente ai due lati dello schermo della PSV, con sotto roba vivace che si muove in maniera psichedelica il più delle volte XD
Comunque non è difficile, diventi un po’ strabico ma per essere un rhythm game è davvero facile ed è pieno di buff per rendere idiotamente facili anche le canzoni a difficoltà alta.
I modelli 3D sono ben fatti ma ogni tanto cozzano o i personaggi si storcono in maniera innaturale e questo non dovrebbe accadere visto che le coreografie sono davvero poche, apprezzo che abbiano voluto fare dei balli di coppia non generati automaticamente ma così facendo hanno limitato ulteriormente il divertimento perché già non puoi scegliere chi balla come principale ma avere anche dei limiti sul compagnuccio di sculettate è triste -.-
La cosa più odiosa però è un’altra: ci sono pochissime tracce e alcune poco adatte a un gioco del genere (troppo lente o troppo devastate da un remix fatto alla cazzo).
Persona 4, nel lontano 2008, aveva una colonna sonora carina ma adesso è datata e non basta qualche remix di qualcuno di più o meno famoso a farmi venir voglia di rigiocare la solita canzone vecchia di anni già presente in altri 2 remix sul solito maledettissimo gioco O.0

Margaret è il personaggio “segreto” sbloccabile del caso, a livello di storia fa da narratore e racconta la patetica vicenda a noi giocatore come se fossimo un incauto visitatore della Velvet Room.
Basta comprare un determinato oggetto per sbloccarla e così oltre a lei, utilizzabile praticamente in ogni canzone di Yu, si sblocca un famigerato remix del tema della Velvet Room; un piccolo extra ma in confronto ai DLC è un lusso assurdo.
Visto che ho preso il gioco digital scontato avevo deciso di infilarci due personaggi DLC visto che comunque sarebbe costato meno che a comprarlo fisico (per non parlare dell’edizione limited sullo store Nis) ma di fatto ho preso solo Adachi e dopo averlo provato ho capito che non aveva senso ripetere l’esperienza.
Per 5€ cosa avrete mai comprando uno dei tre personaggi aggiuntivi? Una canzone, basta XD
Per 5€ mi aspettavo che al pari di Margaret il personaggio nuovo fosse per lo meno utilizzabile nella canzoni di Yu e invece lo potrete usare solo nella sua canzone che potrà ballare in coppia solo con Yu O.0
Di fatto non vi sbloccherà nemmeno un costume aggiuntivo per gli altri perché è vero che apparirà sullo store una nuova voce ma potrete comprargli solo gli accessori base e il set parrucche e lenti a contatto, la cosa assurda è che comparirà (al pari di Margaret) anche nella lista dei costumi ma non ci sarà nulla di acquistabile...

In breve:
In realtà la situazione non è così disastrosa come l’ho dipinta, è un gioco simpatico e semplice seppur solo per dei fan della serie (perché altrimenti la storia ha ancora meno senso di quanto già non ne abbia)
Preso sui 20€ non è male, ma trova il tempo che trova... D’altro canto se vi piacciono i giochi di questo genere non è che ci sia molta scelta da noi e i vari Diva Project costano di più, hanno ancora più DLC e non hanno nemmeno una storia XD
Un must own per i fan di Persona 4 maaaaaaa nemmeno poi tanto >.<

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