Salve *saluta allegramente*,
nei prossimi giorni sentiretemolto parlare di Heart no Kuni no Alice (e compagnia bella) per il semplice fatto che dopo tanto sono usciti dei volumi nuovi in italia, ed è stato un disastro XD
Ormai sono un po’ fuori dal fandom, sento di rado la controparte america e sono poco aggiornata anche sulle uscite in quel fronte, ma mi sembrava d’obbligo commentare i volumi italiani.
Sono usciti ormai da un po’, ma tra feste e esami non ho avuto tempo di fare nulla (pensate che ho ancora l’artbook di Nihei a giro per la stanza da Lucca, uno di besti giorni mi si sbecca un angolo e sentirete gli strilli fino in Alsazia...) ma visto il disastro preferisco preparare psicologicamente eventuali lettori prima di fare le recensioni vere e proprie (?).
Piccolo riepilogo:
la GP ha licensato praticamente tutti i volumi di questa serie da tempo immemore, come già accennato in precedenza io ho sempre cercato di seguire le loro traduzione (in quanto ufficilae) quando facevo le mie –questo nonostante a volte nemmeno loro avessero le idee chiare.
L’ultimo volume uscito da noi era stato “Alice in Heartland Love Fables: Rose Petit Coeur” nel lontano 2012 e dopo c’era stato il vuoto pneumatico in cui ogni tanto qualcuno in GP diceva che in realtà stavano lavorando ancora a qualcosa.
Ok, ufficialmente gli ultimi sono stati gli “Alice in Cloverland: la Trappola del Bianconiglio” ma quella era una mezza serie spin-off e qui stiamo parlando di volumi unici più o meno stand-alone ed autoconclusivi.
C’è voluto più di un anno da quando la GP ha ricominciato a martellare con la storia che li stavano facendo per vedere qualcosa di fatto in fumetteria e così sono arrivati da noi “Alice in Heartland: Champagne Carnival” e “Alice in Cloverland: Bloody Twins”.
I due volumi sono un disastro XD
L’edizione è sempre la stessa e forse sul fronte grafico (lettering e affini) risultano migliori rispetto agli ultimi volumi pubblicati (un po’ tirati via) e alla serie che sdoganò la QuinRose -quella era fatta proprio coi piedi dall’inizio alla fine.
Purtroppo, per quanto il lettering sia fatto bene è proprio sbagliato quello che ci sta dentro, talvolta in maniera quasi tragicomica -.-
Perché questo post si chiama così?Semplice perché Blood Dupre è diventato Bard XD (Blood= sangue, Bard= bardo)
In realtà tutti nel cast hanno subito un epico rinominamento frutto del semplice fatto che magari la traduzione è corretta, katakana per katakana, ma non è ciò che quella parole significano davvero e lo può facilmente scoprire anche qualcuno che non conosce manco un ideogramma!
Ora poi non mi va di rispiegare perché i giapponesi non ‘sanno’ l’inglese, comunque i nomi dei personaggi sono inequivocabili perché fin dall’alba dei tempi la QuinRose metteva, accanto al nome giapponese, la corretta traslitterazione scritta in caratteri comprensibili...
Semplicemente hanno pescato un traduttore che non sapeva che stava traducendo, magari è anche bravo ma il risultato è comico anche perché i ridicoli “=”, che la Quin ha sempre messo in mezzo ai nomi per belluria, sono rimasti e quindi oltre ai nomi scazzati sembra di stare a una lezione di matematica *fufu*
Comunque per oggi questo è quanto, appena ho 5 minuti in più mi rileggo i volumi italiani e li spulcio ben bene per fare la recensione vera e propria~
p.s. vien da se che essendo completamente decaduta la continuità nella traduzione ufficiale italiana d’ora in avanti non mi farò più problemi quando devo tradurre io e userò i termini che mi sembrano più corretti e adatti~
nei prossimi giorni sentirete
Ormai sono un po’ fuori dal fandom, sento di rado la controparte america e sono poco aggiornata anche sulle uscite in quel fronte, ma mi sembrava d’obbligo commentare i volumi italiani.
Sono usciti ormai da un po’, ma tra feste e esami non ho avuto tempo di fare nulla (pensate che ho ancora l’artbook di Nihei a giro per la stanza da Lucca, uno di besti giorni mi si sbecca un angolo e sentirete gli strilli fino in Alsazia...) ma visto il disastro preferisco preparare psicologicamente eventuali lettori prima di fare le recensioni vere e proprie (?).
Piccolo riepilogo:
la GP ha licensato praticamente tutti i volumi di questa serie da tempo immemore, come già accennato in precedenza io ho sempre cercato di seguire le loro traduzione (in quanto ufficilae) quando facevo le mie –questo nonostante a volte nemmeno loro avessero le idee chiare.
L’ultimo volume uscito da noi era stato “Alice in Heartland Love Fables: Rose Petit Coeur” nel lontano 2012 e dopo c’era stato il vuoto pneumatico in cui ogni tanto qualcuno in GP diceva che in realtà stavano lavorando ancora a qualcosa.
Ok, ufficialmente gli ultimi sono stati gli “Alice in Cloverland: la Trappola del Bianconiglio” ma quella era una mezza serie spin-off e qui stiamo parlando di volumi unici più o meno stand-alone ed autoconclusivi.
C’è voluto più di un anno da quando la GP ha ricominciato a martellare con la storia che li stavano facendo per vedere qualcosa di fatto in fumetteria e così sono arrivati da noi “Alice in Heartland: Champagne Carnival” e “Alice in Cloverland: Bloody Twins”.
I due volumi sono un disastro XD
L’edizione è sempre la stessa e forse sul fronte grafico (lettering e affini) risultano migliori rispetto agli ultimi volumi pubblicati (un po’ tirati via) e alla serie che sdoganò la QuinRose -quella era fatta proprio coi piedi dall’inizio alla fine.
Purtroppo, per quanto il lettering sia fatto bene è proprio sbagliato quello che ci sta dentro, talvolta in maniera quasi tragicomica -.-
Perché questo post si chiama così?Semplice perché Blood Dupre è diventato Bard XD (Blood= sangue, Bard= bardo)
In realtà tutti nel cast hanno subito un epico rinominamento frutto del semplice fatto che magari la traduzione è corretta, katakana per katakana, ma non è ciò che quella parole significano davvero e lo può facilmente scoprire anche qualcuno che non conosce manco un ideogramma!
Ora poi non mi va di rispiegare perché i giapponesi non ‘sanno’ l’inglese, comunque i nomi dei personaggi sono inequivocabili perché fin dall’alba dei tempi la QuinRose metteva, accanto al nome giapponese, la corretta traslitterazione scritta in caratteri comprensibili...
Semplicemente hanno pescato un traduttore che non sapeva che stava traducendo, magari è anche bravo ma il risultato è comico anche perché i ridicoli “=”, che la Quin ha sempre messo in mezzo ai nomi per belluria, sono rimasti e quindi oltre ai nomi scazzati sembra di stare a una lezione di matematica *fufu*
Comunque per oggi questo è quanto, appena ho 5 minuti in più mi rileggo i volumi italiani e li spulcio ben bene per fare la recensione vera e propria~
p.s. vien da se che essendo completamente decaduta la continuità nella traduzione ufficiale italiana d’ora in avanti non mi farò più problemi quando devo tradurre io e userò i termini che mi sembrano più corretti e adatti~