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L'Angolo dei Consigli - Marzo

L’angolo dei consigli è una rubrica, teoricamente a cadenza mensile, in cui faccio biecamente pubblicità a manga e autori che mi piacciono.
Generalmente non parlo di manga editi in italia e il 99% delle volte parlo di cose che ho letto in inglese (per cui non sono certa che esistano in italiano), inoltre solitamente si tratta di yaoi *cof cof*
Si potrebbe quasi dire che sono i progetti futuri mancati, manga che mi piacciano ma che non posso fare (principalmente perché il tempo scarseggia).
Comunque mi sono piaciuti abbastanza da consigliarli a giro nel disperato tentativo di farli comunque conoscere da noi~
Essendo “progetti mancati” vuol dire che tutto ciò che propongo rientra nei miei standard qualitativi, oltre a significare che sono tutte serie concluse sia in giapponese che inglese (niente serie interrotte o in corso, nossignore!).


Eccoci di nuovo qua! Questa volta, visto che ho barato un po' (la Kuku era già stata trattata sullo Slash) parlerò di ben due autrici che andrebbero conosciute anche se per motivi differenti~

La Kuku Hayate a suo tempo la scelsi perché è una autrice sfortunata e poco conosciuta in cui incappai quasi 10 anni fa a causa di un progetto che fu una tortura.
Non è una autrice particolarmente meritevole, diciamo che se non ha avuto successo un po’ se l’è andata a cercare, ma la trovo molto originale e i suoi disegni non sono malvagi (come ho già detto ricorda vagamente Sasakura Kou/Micromacro >.<)
Le sue storie sono sempre assurde, un tipo di assurdità differente da quello dell’Abe ma comunque scompiscevole, ed è per questo che l’adoro –oltre al fatto che fa quasi sempre cose fantasy~

2008 - Ayashi no Kimi no Koiwazurai
Non è l’opera d’esordio ma quella dopo e la Kuku fa sempre volumi unici (per di più di solito c’è una storia principale che si interrompe di colpo con a seguito qualche oneshot slegata, questo è l'unico caso in cui 1 volume = 1 storia -.-) ma questo per lo meno ha un sequel, Ayashi no Kimi no Koi Moyou, che come al solito nessuno si è filato *fufu*
In realtà non volevo metterlo, il fatto è che è questo il maledetto progetto sopracitato e la storia al suo interno non va a parare da nessuna parte... Insomma aveva voglia di disegnare gente con le orecchie, chi siamo noi per lamentarci?
Ma visto che tutto è partito da qui tanto vale spenderci due parole: parla della storia d’amore di due spiriti volpe a guardia di un tempio e di tutti i problemi che hanno dovuto passare a causa della “gerarchizzazione della volpi” (per cui uno è considerato un buon partito e l’altro l’ultimo della catena alimentare, un po’ come Kuro Okami), ma i capitoli sono brevissimi e il volume sequel poi parla di un’altra coppia, lo dico giusto per non alimentare false speranze XD

2009 - Maou no Amai Keiyaku
Prima opera davvero riuscita, almeno secondo me.
Parla di un pasticcere che eredita la famosa pasticceria della nonna e scopre che il segreto di lei è... un demone in fissa coi dolci che vive sul retrobottega *ahah*; ovviamente suddetto demone si innamorerà anche delle chiappe del pasticcere, ma comunque alla fine questa trametta scema ha un risvolto un po’ tragico, peccato che come al solito la storia principale duri pochissimo e si interrompa brutalmente *cry*
La considero la prima davvero riuscita perché nonostante la brevità è coerente e divertente, i disegni sono pure migliorati, e tutto sommato anche le due shot dopo non sono completamente da buttare (anche se fare un ch in più sul demone x pasticcere sarebbe stato meglio!)

2012 - Shisei Gokumon
Il mio volume preferito, complice principalmente il tema della storia iniziale e, nonostante conoscessi il modus operandi dell’autrice, ci sono rimasta malissimo quando voltando pagina è iniziata tutta un’altra storia XD
La prima storia strizza l’occhio alla mitologia cinese e infatti incappiamo nei due guardiani della porta dell’inferno (uno sul lato esterno, uno all’interno) e del loro travagliato (incestuoso) amore perché di fatto possono vedersi solo per il breve periodo in cui le porte si aprono per far transitare un anima > La cosa bella è che, nonostante dia il nome al volume, è solo una oneshot XD
Per il resto del volume c’è storiella di un principe (decisamente poco casto e puro) che si innamora del cavaliere che gli ha fatto da vice-padre e da maestro di spada, seguita da un’altra mezza fantasy su uno spirito del vento (che guarda un po’ passa anche da noi) e quello di una montagna :P > sono entrambe carine, ma... ridatemi il bue e il cavallo!!

Finisco la parte dedicata a lei segnalando che una sua opera è edita dalla Sublime, che ci ha messo il solito immotivato secolo a finirla ma almeno ora è finita > il suo nome è Sword and Mist (Tsurugi to Kiri) che però non so dirvi com’è perché non ci ho ancora messo le mani sopra (gente, la Sublime c’ha messo più di due anni a fare un volume!!)
Inoltre la Kuku ha anche scritto una storia per l’antologia yaoi Kemono Jingai BL, su cui mi è stata vivamente sconsigliato di metterci le mani nonostante l’attendessi da una vita -.-

Passiamo alla numero due, scelta perché... è un caso particolare ma non troppo.
Come dice la presentazione della rubrica qui si parla principalmente di yaoi, però l’autrice che segue tratta principalmente tutt’altro genere e ha avuto solo un breve e disastrato “attimo yaoi” nemmeno particolarmente brillante -.-
Quindi perché ne parlo? Il fatto è che questa ragazza è un caso più unico che raro, anzi no (capirete poi), perché è una autrice coreana che però lavora anche in Giappone!

Prima di andare oltre spiego perché è una “rarità non rara”: in realtà ci sono diversi autori coreani che si trasferiscono in Giappone questo perché, come ho già accennato da altre parti, il mercato coreano è alquanto instabile ed inoltre tra Corea (del Sud) e Giappone c’è un reciproco rapporto di “fannismo”, per cui in Giappone si adorano gli idol coreani e viceversa > è il loro concetto di esotico, per così dire.
Farei notare che praticamente tutti questi autori “con la doppia patria” hanno almeno una loro opera edita da noi, anche nei casi meno famosi... Potrei farvi una lista ma se vi interessa davvero potete anche fare una ricerchina su google, non vi pare? (‘sto post è già abbastanza lungo così~)
La Sung-Hyun Ha è conosciuta di fatto con 3 nomi diversi: Sung-Hyun Ha per gli sunjong, Dakkang per gli yaoi in corea e Bellu per quelli giapponesi.
Sì, sto parlando dell’autrice di Boarding House in Wonderland *nod* -come sempre, grazie mille Flash per aver usato un titolo inglesi alla cazzo invece di tradurlo in italiano...

2008 - Itazura Neko ni Goyoujin
Volume unico un po’ sconclusionato, ad esempio io ancora non ho capito che c’entrino i Neko, che parla di un ex-teppista costretto a vivere con un viziato imbecille perché questi aveva una relazione con un mafioso e quindi il padre l’ha rispedito nel paese d’origine –un pretesto vale l’altro.
Il volume è composto da 5 capitoli che trattano di Tetsu (l’imbecille) che insidia Toshiya (l’ex-teppista) e gli rende la vita un inferno.
Testu non solo riduce casa in uno stato pietoso ma fa casini anche sul luogo di lavoro che i due condividono, ovviamente c’è il capo del posto che punta al culo di Toshiya e in un paio d’occasioni corona il suo sogno ma la scusa additata per dire che non è l’uomo per lui è che è uno stronzo possessivo che lo considera un oggetto (però poi si fa indietro senza troppi drammi –coerenza portami via).
Il motivo per cui Tetsu è così in fissa con l’altro viene spiegato verso la fine: mister teppista aveva una mezza cotta per il padre di questi, un professore che lo tirò fuori dal brutto giro in cui era finito, e che un giorno gli mette le mani addosso e il figlioletto lo vede... No ok, viene detto che lo stava confortando e papino è una braaaaavisssssima persona (certo) però il succo è quello *cof cof*
Ok, lo ammetto... l’unico pregio di questo manga (yep, è un “Bellu”) è che inevitabilmente ti fa venire in mente la Se-Young Kim > la principale esponente dello yaoi alla coreana, sempre secondo me (lo ammetto, da giovine adoravo lo stile e quei labbroni immensi XD)

In realtà c’è un’altra sua opera, di fatto l’unica veramente targata Dakkang (aka l’unico yaoi pubblicato in corea), ma è molto lenta e controversa oltre a non essere veramente uno yaoi fatto e finito per cui ho preferito glissare > lo ammetto, è qui solo per dire “lo sapevate che ci sono autori coreani che pubblicano anche in Giappone? Sappiatelo!”

Insomma l’angolo dei consigli di questo mese è... una fettecchia XD
Autrici particolari ma non particolarmente eccelse, però... su... meritano di essere conosciute, giusto per non essere la solita yaoista tutta pane, latte e Nakamura (e non sto parlando della Nakamura buona -.-)

Ad Aprile i consigli saranno veri, promise!

p.s. in questi giorni sto cambiando pc e con questo non mi trovo benissimo, altra scusa per il post non propriamente eccelso *cof cof*

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