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The Empire of Corpses [Recensione]

Come da sondaggio ecco qui la recensione di "The Empire of Corpses/Shisha no Teikoku".
Invero il sondaggio era su "quale manga volete che legga, dalla pila infinita che ho?" ma visto che in questo caso era una serie finita mi son detta che tanto valeva fare anche la recensione.


Sarò sincera fin dal principio: Empire è uno dei due manga che hanno generato quella pila.
Per farla breve, verso febbraio (2018), mi son trovata ad avere Uraboku e questo da leggere.
Non morivo dalla voglia di leggere nessuno dei due, così mi son detta che avrei aspettato che entrambi finissero per poi leggere tutti i volumi restanti (che tanto erano pochi).
Il problema con Uraboku è ovvio: non usciva da anni e avrei dovuto rileggere i precedenti per capire cosa succedeva negli ultimi due *ahah*
Il problema di Empire è che fin dalle prime pagine mi ha fatto storcere il naso: i disegni non mi fanno impazzire e l'ammasso di nomi "famosi" con la trama zombesca mi hanno fatto passare la voglia rapidamente.

Una cosa è quando i giapponesi riciclano i nomi esteri famosi per qualcosa come ad esempio Code Realize (che comunque non mi ha fatto impazzire), opere in cui riciclano quei personaggi per dargli nuova vita in una nuova ambientazione, una cosa è... usare nomi a caso e spiaccicarli qua e là perché fa figo (non mi interessa il finale, metà del cast ha quel nome solo perché è stato fatto un random "nome uk famoso" -.-)
Aspettavo a gran gloria questo manga perché a suo tempo l'anime/film mi aveva interessato non poco, ma più dell'opera in sé ad avermi attratto erano state le sventure della "trilogia" stessa (nel caso cercatevi qualche info su google o qui ci facciamo notte *cof cof*).
Non mi dilungherò oltre, alla fine tutto quello che serve conoscere ai fini di questa recensione è che avevo un interesse pregresso... che durante la lettura è sfumato rapidamente *cof cof*

Volume 1:
Alla fine l'ho letto due volte, la prima poco dopo l'uscita e quella mi ha convinto ad archiviare la serie in favore di un: "magari se aspetto di leggerlo tutto in un colpo è meglio...?"
Tralasciando la già citata questione dei nomi dei personaggi, la trama non ha nulla di originale, soprattutto gli eventi iniziali sono cose già viste e riviste...
La novel da cui è tratto non è nuovissima (inoltre anche se ufficialmente è uscita nel 2012 in realtà l'autore primario era morto anni prima) ma c'è un limite!
Un ragazzino perde l'amico e decide di riportarlo in vita, visto che siamo in una sorta di mondo post-mostro di Frankenstein e che è una cosa illegale quanto complicata il caro ragazzo (che casualmente studia medicina e si chiama Watson) viene reclutato nella società segreta di sua maestà e parte in missione per loro conto...
Nulla di nuovo sotto al sole, eh? Se l'inizio di un manga sugli zombie mi fa venire in mente Poirot, scusate, ma io la considero una cosa pessima *ahah*

L'altro mio problema con questa trasposizione cartacea sono i disegni.
Le cover non sono male, ma dentro ci sono svariate vignette con espressioni indecifrabili, close-up privi di logica e altri problemi sia di proporzioni che di vignettatura delle scene per cui non si capisce bene cosa stia succedendo o che sentimento i personaggi dovrebbero trasmetterti.
I disegni non sono brutti, ma nemmeno eccelsi.
Poi, non smetterò mai di ripeterlo, ho un certo bias per questa opera *cof cof*

Il volume si snoda tra zone desertiche, la solita cospirazione filo-russa, l'immancabile bionda mignotta, concludendosi poi con una scena alla: "ma davvero dovrebbe essere un twist? Perché era telefonatissimo, anzi, ho iniziato a dubitare del QI dei personaggi fin da quando è comparso il pischellino russo"
Vi giuro che leggerlo una seconda volta è stato devastante e so di non star facendo un lavoro utile a nessuno con questa recensione, ma davvero, davvero, davvero, davvero... in questo caso non sono minimamente capace di mettere da parte i commenti acidi per fare una recensione costruttiva.

Volume 2:
Il volume precedente si concludeva col pischellino russo che viene spunzonato senza pietà, povero lui... dovrebbe importarmi? No, ma davvero? La cosa che mi turba di più è che dicono che è questa la tecnica di Frankenstein: drogare e assuefare con la musica qualcuno di vivo per poi cadaverizzarlo... però sono abbastanza sicura che fin dal principio dicessero che il Mostro era fatto con parti di cadavere cucite insieme come da istruzioni della cara Shelly... *sospiro*

Dopo aver tolto di mezzo il cast russo a suon di ciarle filosofiche, i nostri (ovviamente) devono andare in Giappone dove vengono usati per recuperare il diario finito nelle mani dei sostenitori dello shogunato.
Tutto si conclude con "The One", aka il Mostro, che spunta dal nulla mentre il protagonista si incanta a fissare il defunto amico che piange... perché ovviamente vuol dire che è ritornato vivo-vivo per un attimo, no? Non può essere un lacrimevole vasospasmo!
Uhm, in effetti visto che non mangiano e tutto il resto, 'sti cadaveri come vanno a non marcire ma però avere le lacrime?
Cioè, non marciscono perché probabilmente il software mantiene gli organi in funzione come se fossero vivi... no, aspetta in quel caso dovrebbero mangiare e probabilmente andare in bagno...
Quindi, suppongo, che siano tipo imbalsamati? Al che, fossi Friday, non vorrei di certo risvegliarmi in un corpo pieno di schifezze chimiche e porcate del genere o.0
Tutto questo non spiega comunque come faccia a piangere e/o cosa sia quella roba che gli esce dagli occhi...

Disquisizioni "biologiche" a parte dopo abbiamo un prevedibilissimo flashback (forse dovrei iniziare a smettere di usare aggettivi come "prevedibile" mentre parlo di 'sto manga e darlo semplicemente per scontato ogni volta che narro un pezzetto) sul perché Friday sia stato cadaverizzato, con successivo salvataggio da parte della bionda.
Intanto il Mostro prende il controllo di un ripetitore USA e lo usa per controllare gli altri morti.
Mentre è lì arriva anche M (il capo di Watson) e durante la disquisizione quest'ultimo confessa di voler cadaverizzare tutti in modo da portare la pace nel mondo...
Ci sono 32° in camera e nonostante il cervello sciolto non riesco a non considerare tutto questo una gran *biiip*

Volume 3:
Il volume si apre con uno scontro a pugni... sapete quella battuta che viene fatta spesso guardando un film Marvel? Quella che commenta come, nonostante i poteri della gente in campo, alla fine ci sia sempre almeno uno scontro in cui si prendono a cazzotti alla vecchia maniera anche se potrebbero cancellare l'esistenza con uno schiocco di dita? Beh, siamo a questi livelli di mancanza di originalità in 'sto manga -.-
Però diamogli un buffetto sulla guancia perché la bionda non è la "mostressa" ma è solo la mamma di Edison fatta a bambola meccanica *ahah* (però questo rende l'effettiva trama della "mostressa" l'apoteosi delle possibilità mancate)

Sconfitto, il Mostro manda un SOS al nostro caro protagonista (perché sì) informandolo che il capo è un pazzo e sta tornando a Londra per fare lo Zombie-geddon.
Ah, dimenticavo, visto che ora ha da guardare le gambe di miss Meccano il caro Watson, dopo aver passato 2 volumi a prendersi le ferite del caro Friday, non si fa problemi a riempirlo di upgrade hardware decisamente vistosi (e alla fine gli ordina anche di friggersi) *facepalm*
E il cervello del caro dottor Frankestein, teoricamente bruciato vivo e finito sotto i ghiacci, è sotto vetro a fare ciao con la manina in un paio di scene *doppio facepalm*

Il gruppetto arriva a Londra ('sta gente si sposta più rapidamente che in epoca contemporanea) che è diventata un teatro di battaglia pieno di cadaveri folli e gente che viene sbranata.
Il caro mr. M si piglia una pallottola in testa quasi subito e dopo Watson mette su uno scontro di cervelli morti tra il Mostro e Friday che ovviamente si conclude con la vittoria dei buoni... e tutti vissero felici e contatti.
Sì, mi rifiuto categoricamente di parlare dell'ultimo capitolo -.-

Tirando le somme
Se proprio vi interessa guardatevi il film, sono certa che da qualche parte si trovi legalmente gratuito (anche se probabilmente in inglese) > risparmiatevi questi quasi 20€, anche perché l'edizione italiana non è nulla di speciale.
La storia non è bruttissima, ha degli spunti interessanti che però sono diluiti in un mare di vuoto cosmico e fin troppe cose già viste.

La novel probabilmente rende più giustizia ai personaggi e alle loro lotte interne personali, nel manga sono tutti alquanto delle macchiette un po' bipolari e tanta gente viene buttata lì giusto per aggiungere un nome figo alla lista (Van Helsing che alla fine si inventa una scusa per essere sparito dalla circolazione per praticamente 3 volumi è la ciliegina sulla torta *ahah*)

Alla fine dei conti trovo che non sia nulla di speciale, l'ennesimo steampunk made in JP: prendi un po' di nomi inglesi, mettici una gimmick semi-originale (in questo caso gli zombie), agita e servi -.-

Ho sempre cercato di sostenere Satoshi Itō per il fattore "strambosità", non perché era amico di tizio o caio, e mi piacerebbe leggere per lo meno una novel sua... ma questa non gli è venuta un granché bene, o l'adattamento cartaceo che non è venuto bene, oppure è il fatto che non se ne può più di zombie, steampunk, ecc...
Probabilmente per qualcuno che non bazzica troppo l'ambiente questo manga è fresco, nuovo, originale e bello bello in modo assurdo... per la "me attuale" è l'ennesima minestra riscaldata.

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