Anche questa volta la recensione sarà un pochino più stringata e meno "precisa" del solito, o per lo meno del precedente solito perché questo è il “nuovo solito”...?
Scervellamenti filosofici a parte, da questa recensione cercherò anche di cambiare la struttura dei post e di utilizzarla per tutte le recensioni successive, perché in programma sono tante e avere già uno schema prefissato aiuta *nod*
Perché non l’ho mai fatto prima? Perché avere una struttura fissa secondo me limita il fluire delle assurdità *ahah*
Bene, iniziamo la recensione di questo ennesimo otome~
Il gioco in esame
Nome: 7'Scarlet (EU, USA) セブンスカーレット (JP) > è semplicemente il nome traslitterato in katakana, ovvero "Sebunsukaaretto" (vi ricordo che la B e la V si equivalgono e tendenzialmente le u sono mute)
Data di uscita: Maggio 2018 (EU, USA) Luglio 2016 (JP)
Piattaforma: PSV e in futuro su PC (ringraziate quei coreani della INTRAGAMES *fufu*)
Altre info: il gioco è di fatto realizzato dalla TOYBOX, si può dire che l'Idea Factory ci ha messo solo i soldi e poco più.
Lo sviluppatore non mi ha mai fatto impazzire, la loro opera più famosa da noi (salvo aver lavorato in "subappalto" per altri per porting e affini) è Tokyo Twilight Ghost Hunters, una stramba e particolare Visual Novel/Puzzle Game con delle idee carine ma un gameplay impossibile da digerire > ma è anche vero che in parte non ho saputo apprezzarlo perché non sopporto la Arc System.
Nel cast di doppiaggio di 7’Scarlet troviamo un misto di gente presa da BlazBlue (non ditemi che gli Arc c'entrano anche con questo gioco!!) e voci note in occidente quali Shin (Amnesia), Koujaku (DRAMAtical Murder > che per me sarà sempre "Rochefort di Musketter" o al massimo Rayne di Neo Ange) Okita e Hijikata (Hakuoki); per cui tutto sommato un cast niente male.
La valutazione della Suppy in breve: ... uhm... una gran porcata? *ahah*
La realizzazione non è eccelsa, la storia è scopiazzata e generalmente direi che il gioco è un ammasso di idee sprecate.
Cosa non funziona
Senza essere troppo tragici, direi che praticamente tutto non funziona come dovrebbe o per lo meno non funziona al punto tale da “intrattenere il lettore” (sia in positivo che in negativo, stile film brutto che è godibile proprio perché è atroce).
Graficamente parlando il gioco si difende benino, nel senso che i disegni sono piacevoli ma già le intro stile episodio (perché sì, non ha motivo di esserlo ma questo otome è fintamente diviso a puntate) sono tra le cose più brutte che abbia mai visto: un ammasso antiestetico di stock video anonimi e effettacci da bambino alle prime armi con After Effect.
I figurini sono illogicamente statici, come se fosse un otome mobile da due soldi, e ciò è ancora più illogico quando ti rendi conto che il resto del gioco punta molto sulle animazioni: filmatini, sfondi animati, ecc… (cose non comuni negli otome, a differenza di figurini che fingono di parlare!!)
L’illustratrice è Kurahana Chinatsu, colei che ci ha regalato i personaggi di Lamento, Togainu e UtaPri ma apparentemente negli anni è peggiorata invece di migliorare...?
7’Scarlet ha qualche bel CG e generalmente non ha seri problemi di proporzione, però spesso e volentieri i personaggi hanno volti deformi o sguardi inquietanti *gasp*
Insomma, il suo lavoro lo fa discretamente, ma non me la sento comunque di dire che 7’Scarlet ha dei bellissimi disegni.
Sul fronte audio qualcosa palesemente non torna: il doppiaggio sembra compresso male, al punto tale da storpiare le voci di un cast che tutto sommato è di un certo calibro; gli effetti sonori sono indecenti e talvolta nemmeno si capisce cosa dovrebbero simboleggiare.
Senza contare che, ora che ci ripenso, la mena tanto con alcuni suoni come se fossero qualcosa di importante e da notare… quando poi non trovano riscontro alcuno con le trama (dovrei iniziare a tenere un contatore delle idee buttate al macero? Se avessi giocato a 7’Scarlet subito dopo KHIII probabilmente avrei ucciso qualcuno in un raptus omicida *ahah*)
La trama di 7'Scarlet, molto in breve: la protagonista è particolarmente legata a suo fratello maggiore che però un giorno scompare e lei sembra l’unica interessata a scoprire la verità.
In quanto protagonista di un otome non è capace di fare la prima mossa da sola, così durante le vacanze lo storico amico d'infanzia la porta in “villeggiatura” nella cittadina in cui è scomparso il fratello, con la scusa di un raduno di una community online, in modo da indagare e forse ritrovare l'amato fratello.
Si tratta quindi di una sorta di “mystery novel” con, come verrà fuori alquanto rapidamente, elementi soprannaturali.
Non lo negherò alcune idee sono carine, ma purtroppo il world building è una tragedia, i personaggi sono alquanto piatti e le idee sprecate si accumulavano route dopo route -.-
Questo otome è la versione shojo di Shi Ki, non capisco come mai visto che nel 2016 sia l’anime che il manga erano storia passata, ma ammetto di non essere un’esperta di letteratura contemporanea giapponese per cui, magari, io vedo “Shi Ki” quando in realtà sto solo vedendo i “soliti clichè del genere”.
Perché ci vedo Shi Ki? Perché ci sono i non-morti che ritornano dalla tomba durante un’estate in un paesino isolato di campagna, paesino dalla forma particolare (ora che ci penso la storia della mezzaluna, che funge anche da logo del gioco, non ha alcun vero riscontro nella trama - altra idea buttata lì senza senso!!).
Anche in questo paesino c’è un “castello”, in Shi Ki era un palazzo occidentale che funge da base per i “vampiri” mentre in 7’Scarlet è in stile tradizione giapponese ed è la base dei “cacciatori”.
Come in Shi Ki la gente muore e quando risorge cerca di andare dalla famiglia (in Shi Ki spinti dal desiderio di trasformarli, qui spinti dal desiderio di fare ammenda) spesso con risultati disastrosi visto che vengono fermati dai cacciatori e/o diventano violenti a causa della loro nuova natura.
Maaaaaaaaaa se continuo ci si fa notte, per cui lasciamo da parte le (fin troppe) scopiazzature e parliamo del gioco stesso.
Le Route
7’Scarlet si divide tra un prologo abbastanza esteso (soprattutto a confronto della durata delle singole route) e 6 route di cui “una e mezza” segreta, nel senso che due non sono disponibili fin dall'inizio, ma solo una è veramente segreta (e cade dal pero).
La nostra Ichiko (nome ufficiale della protagonista) potrà trastullarsi con:
Hino, il sopracitato storico amico d’infanzia (spoiler: praticamente l’unica route ad avere motivo di esistere)
Isora, il “pischellino” pasticciere (spoiler: a conti fatti il più inutile, sta lì solo per fare il Toma -Amnesia- della situazione)
Tao, il tipo strambo della situazione (spoiler: col doppio segreto e la sensazione che sia unicamente merito del doppiatore se ha avuto un trattamento speciale)
Sosuke, quello che ovviamente studia medicina (spoiler: la sua route poteva quasi avere un senso)
Yuzuki, il solito capo acido con la famiglia importante (spoiler: la prima route da sbloccare e renderà completamente OC il personaggio per tutta la sua durata)
e per concludere la route segreta che spunta fuori dal nulla e rende la precedente veramente inutile; ovviamente la route segretissima che è la solita fake-incest -.-
Le bellezze della vita: giocare a un otome e notare che è scopiazzato da un’altra opera e che metà del cast è la copia di qualcuno degli altri (rari) Otomate già usciti da noi~
Solitamente non bado troppo al fatto che il cast è troppo simile a quello di altri otome, perché è una cosa tipica del genere, ma in questo caso i personaggi sono così poco caratterizzati che il fatto che siano la copia di altri già visti mi urta grandemente > anche perché sommando tutti gli Otomate usciti da noi negli ultimi 10 anni non si arriva nemmeno al numero di Otomate che escono in un anno in Giappone.
Oltre ai "belloni" ci sono ovviamente anche altri personaggi e, come detto in precedenza, tutto parte da una community online a cui Hino partecipa.
Questa community tratta dei 7 misteri del paesino (per cui dovrebbe interessare solo ai locali e poco più, ma d’altro canto anche se lo negano -senza motivo- poi verrà fuori che metà del cast in realtà è originario del paesino)
Questi misteri, per quanto siano sparsi tra le varie route, sono misteri alquanto inutili.
Dopo la prima riunione del gruppo (in cui viene introdotto l’inutile mistero “chi è l’Amministratore del sito?”) c’è una seconda riunione, parte in comune tra più route, che si concentra di più su un mistero a seconda del personaggio scelto, il motivo? Nessuno… come detto all’inizio il world building è uno schifo *ahah*
Il gioco sembra più interessato a infarcire in minuto un nuovo mistero più che creare una vera storia, per cui dopo poco perdi il conto dei segreti e (soprattutto) perdi il desiderio di andare avanti per vederci più chiaro.
L’altro problema è che le route sono davvero brevissime (2-3h cadauna) e molte non hanno motivo di esistere o lo perdono poco dopo, come mai? Perché il motivo di esistere di gran parte delle route è uno solo: svelare uno dei misteri.
Il gioco ti forza a giocarle in un certo ordine (quello che ho usato per introdurre i personaggi) e nelle route successive la conoscenza viene data per scontata, per cui via via che vai avanti le route vecchie perdono di utilità.
Altra cosa che mi ha lasciata perplessa, soprattutto con Hino, sono alcuni momenti di “defaiance” della storia che sfocia di colpo in descrizioni da Harmony e rende i personaggi allupati di punto in bianco.
Per un po’ ho supposto che fosse voluto, che alla fine avrebbero imbastito una scusa tipo alluring aroma che risveglia istinti selvaggi (??) ma si tratta probabilmente di un'altra idea sprecata o della riprova dell'incapacità di scrivere storie coerenti proprio della Kanazawa Tomio…? Se non altro quei punti mi hanno fatto sbellicare dal ridere.
Visto che mi sono già dilungata tanto, visto che non faccio più recensioni alla “vecchia maniera”, non andrò oltre e non parlerò delle singole route -per cui questa è una mia recensione quasi spoiler free? WOW :P
Tirando le somme
L’ho già detto all’inizio: questo otome non mi è piaciuto (ormai sta diventando la norma -.-).
In parte il mio giudizio può essere falsato dalla stanchezza o dalla sfortuna di aver beccato un gioco che scopiazza cose che conosco (Shi Ki non so quanto sia effettivamente conosciuto da noi e/o se ancora qualcuno se lo ricordi) per cui la trama deboluccia mi è sembrata ancor più deboluccia di quanto, in proporzione, è veramente.
Ammetto di aver avuto il dente avvelenato fin dal principio perché ultimamente la Aksys stava peggiorando nel tradurre (questo tutto sommato non ha gravi errori, ma è anche vero che dura molto meno degli altri) e, in questo caso, ero irritatissima dal fatto che stessero vendendo full price un otome “breve” la cui partita media (common + route) è di 5 ore scarse e la sua durata completa (facendo tutte le route) e sulle 10.
Ne ho parlato in precedenza, però per contesto diciamo che 7’Scarlet sarebbe equiparabile a Period Cube (che ha una partita media di 4h, ma che in totale intrattiene per una ventina di ore -il doppio di 7’Scarlet) più che a un Amnesia ha invece una partita media di 7h e una durata complessiva di di una quarantina.
7’Scarlet non è un otome, cioè lo è ma non è capace di fare ciò che dovrebbe (ovvero creare una storiella d’amore sensata tra la protagonista e il bello di turno) perché si dedica di più alla parte mystery, che però è mal orchestrata e ricca di misteri scopiazzati e privi di mordente.
Non riesce a creare dei misteri intriganti e, il più delle volte, non riesce nemmeno a svelarli in maniera interessante.
Non riesce a costruire un rapporto tra i personaggi, soprattutto in campo amoroso, e la scrittura inconsistente non aiuta.
Il fatto che sia un gioco molto random lo si intuisce anche dal nome: “7’Scarlet”, che c'entra ben poco con la storia narrata.
“Scarlatto” è probabilmente riferito al colore dei fiori, che diventano rossi per ogni non-morto che ritorna in quella stagione; ma non ci sono di certo 7 non-morti nella storia (o se anche ci sono… sono al 90% personaggi secondari inutili)
Le route sono 6, non 7, per cui non è riferito nemmeno ai “belloni” di turno…
Le uniche cose che sono 7 sono le “sette leggende/misteri” del paese, che a ripensarci forse c’erano anche in Shi Ki (queste cose mi fanno venire in mente Persona 2 subito, per cui non vado oltre), ma anche se ogni tanto servono a far progredire la trama in realtà questi 7 misteri sono alquanto inutili e tangenziali (spoiler alert: alla fine il fulcro della trama è che la protagonista è così idi--- ehm, creti--- ehm… “pura” che attira il male in ogni sua forma).
Dopo ulteriori indagini personali direi che anche il titolo non c’entra nulla e/o è stato scelto a caso, ed è quindi l’ennesima idea sprecata di questo colabrodo di otome XD
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma direi che vi ho tediato anche troppo.
Come accennato sopra sentitevi liberi di chiedermi le cose nei commenti, non ho problemi a spoilerarvi ogni singolo minuto del gioco se questo vi eviterà di buttare nel wc 30€.
---Auch, questa era davvero cattiva~
Scervellamenti filosofici a parte, da questa recensione cercherò anche di cambiare la struttura dei post e di utilizzarla per tutte le recensioni successive, perché in programma sono tante e avere già uno schema prefissato aiuta *nod*
Perché non l’ho mai fatto prima? Perché avere una struttura fissa secondo me limita il fluire delle assurdità *ahah*
Bene, iniziamo la recensione di questo ennesimo otome~
Il gioco in esame
Nome: 7'Scarlet (EU, USA) セブンスカーレット (JP) > è semplicemente il nome traslitterato in katakana, ovvero "Sebunsukaaretto" (vi ricordo che la B e la V si equivalgono e tendenzialmente le u sono mute)
Data di uscita: Maggio 2018 (EU, USA) Luglio 2016 (JP)
Piattaforma: PSV e in futuro su PC (ringraziate quei coreani della INTRAGAMES *fufu*)
Altre info: il gioco è di fatto realizzato dalla TOYBOX, si può dire che l'Idea Factory ci ha messo solo i soldi e poco più.
Lo sviluppatore non mi ha mai fatto impazzire, la loro opera più famosa da noi (salvo aver lavorato in "subappalto" per altri per porting e affini) è Tokyo Twilight Ghost Hunters, una stramba e particolare Visual Novel/Puzzle Game con delle idee carine ma un gameplay impossibile da digerire > ma è anche vero che in parte non ho saputo apprezzarlo perché non sopporto la Arc System.
Nel cast di doppiaggio di 7’Scarlet troviamo un misto di gente presa da BlazBlue (non ditemi che gli Arc c'entrano anche con questo gioco!!) e voci note in occidente quali Shin (Amnesia), Koujaku (DRAMAtical Murder > che per me sarà sempre "Rochefort di Musketter" o al massimo Rayne di Neo Ange) Okita e Hijikata (Hakuoki); per cui tutto sommato un cast niente male.
La valutazione della Suppy in breve: ... uhm... una gran porcata? *ahah*
La realizzazione non è eccelsa, la storia è scopiazzata e generalmente direi che il gioco è un ammasso di idee sprecate.
Cosa non funziona
Senza essere troppo tragici, direi che praticamente tutto non funziona come dovrebbe o per lo meno non funziona al punto tale da “intrattenere il lettore” (sia in positivo che in negativo, stile film brutto che è godibile proprio perché è atroce).
Graficamente parlando il gioco si difende benino, nel senso che i disegni sono piacevoli ma già le intro stile episodio (perché sì, non ha motivo di esserlo ma questo otome è fintamente diviso a puntate) sono tra le cose più brutte che abbia mai visto: un ammasso antiestetico di stock video anonimi e effettacci da bambino alle prime armi con After Effect.
I figurini sono illogicamente statici, come se fosse un otome mobile da due soldi, e ciò è ancora più illogico quando ti rendi conto che il resto del gioco punta molto sulle animazioni: filmatini, sfondi animati, ecc… (cose non comuni negli otome, a differenza di figurini che fingono di parlare!!)
L’illustratrice è Kurahana Chinatsu, colei che ci ha regalato i personaggi di Lamento, Togainu e UtaPri ma apparentemente negli anni è peggiorata invece di migliorare...?
7’Scarlet ha qualche bel CG e generalmente non ha seri problemi di proporzione, però spesso e volentieri i personaggi hanno volti deformi o sguardi inquietanti *gasp*
Insomma, il suo lavoro lo fa discretamente, ma non me la sento comunque di dire che 7’Scarlet ha dei bellissimi disegni.
Sul fronte audio qualcosa palesemente non torna: il doppiaggio sembra compresso male, al punto tale da storpiare le voci di un cast che tutto sommato è di un certo calibro; gli effetti sonori sono indecenti e talvolta nemmeno si capisce cosa dovrebbero simboleggiare.
Senza contare che, ora che ci ripenso, la mena tanto con alcuni suoni come se fossero qualcosa di importante e da notare… quando poi non trovano riscontro alcuno con le trama (dovrei iniziare a tenere un contatore delle idee buttate al macero? Se avessi giocato a 7’Scarlet subito dopo KHIII probabilmente avrei ucciso qualcuno in un raptus omicida *ahah*)
La trama di 7'Scarlet, molto in breve: la protagonista è particolarmente legata a suo fratello maggiore che però un giorno scompare e lei sembra l’unica interessata a scoprire la verità.
In quanto protagonista di un otome non è capace di fare la prima mossa da sola, così durante le vacanze lo storico amico d'infanzia la porta in “villeggiatura” nella cittadina in cui è scomparso il fratello, con la scusa di un raduno di una community online, in modo da indagare e forse ritrovare l'amato fratello.
Si tratta quindi di una sorta di “mystery novel” con, come verrà fuori alquanto rapidamente, elementi soprannaturali.
Non lo negherò alcune idee sono carine, ma purtroppo il world building è una tragedia, i personaggi sono alquanto piatti e le idee sprecate si accumulavano route dopo route -.-
Questo otome è la versione shojo di Shi Ki, non capisco come mai visto che nel 2016 sia l’anime che il manga erano storia passata, ma ammetto di non essere un’esperta di letteratura contemporanea giapponese per cui, magari, io vedo “Shi Ki” quando in realtà sto solo vedendo i “soliti clichè del genere”.
Perché ci vedo Shi Ki? Perché ci sono i non-morti che ritornano dalla tomba durante un’estate in un paesino isolato di campagna, paesino dalla forma particolare (ora che ci penso la storia della mezzaluna, che funge anche da logo del gioco, non ha alcun vero riscontro nella trama - altra idea buttata lì senza senso!!).
Anche in questo paesino c’è un “castello”, in Shi Ki era un palazzo occidentale che funge da base per i “vampiri” mentre in 7’Scarlet è in stile tradizione giapponese ed è la base dei “cacciatori”.
Come in Shi Ki la gente muore e quando risorge cerca di andare dalla famiglia (in Shi Ki spinti dal desiderio di trasformarli, qui spinti dal desiderio di fare ammenda) spesso con risultati disastrosi visto che vengono fermati dai cacciatori e/o diventano violenti a causa della loro nuova natura.
Maaaaaaaaaa se continuo ci si fa notte, per cui lasciamo da parte le (fin troppe) scopiazzature e parliamo del gioco stesso.
Le Route
7’Scarlet si divide tra un prologo abbastanza esteso (soprattutto a confronto della durata delle singole route) e 6 route di cui “una e mezza” segreta, nel senso che due non sono disponibili fin dall'inizio, ma solo una è veramente segreta (e cade dal pero).
La nostra Ichiko (nome ufficiale della protagonista) potrà trastullarsi con:
Hino, il sopracitato storico amico d’infanzia (spoiler: praticamente l’unica route ad avere motivo di esistere)
Isora, il “pischellino” pasticciere (spoiler: a conti fatti il più inutile, sta lì solo per fare il Toma -Amnesia- della situazione)
Tao, il tipo strambo della situazione (spoiler: col doppio segreto e la sensazione che sia unicamente merito del doppiatore se ha avuto un trattamento speciale)
Sosuke, quello che ovviamente studia medicina (spoiler: la sua route poteva quasi avere un senso)
Yuzuki, il solito capo acido con la famiglia importante (spoiler: la prima route da sbloccare e renderà completamente OC il personaggio per tutta la sua durata)
e per concludere la route segreta che spunta fuori dal nulla e rende la precedente veramente inutile; ovviamente la route segretissima che è la solita fake-incest -.-
Le bellezze della vita: giocare a un otome e notare che è scopiazzato da un’altra opera e che metà del cast è la copia di qualcuno degli altri (rari) Otomate già usciti da noi~
Solitamente non bado troppo al fatto che il cast è troppo simile a quello di altri otome, perché è una cosa tipica del genere, ma in questo caso i personaggi sono così poco caratterizzati che il fatto che siano la copia di altri già visti mi urta grandemente > anche perché sommando tutti gli Otomate usciti da noi negli ultimi 10 anni non si arriva nemmeno al numero di Otomate che escono in un anno in Giappone.
Oltre ai "belloni" ci sono ovviamente anche altri personaggi e, come detto in precedenza, tutto parte da una community online a cui Hino partecipa.
Questa community tratta dei 7 misteri del paesino (per cui dovrebbe interessare solo ai locali e poco più, ma d’altro canto anche se lo negano -senza motivo- poi verrà fuori che metà del cast in realtà è originario del paesino)
Questi misteri, per quanto siano sparsi tra le varie route, sono misteri alquanto inutili.
Dopo la prima riunione del gruppo (in cui viene introdotto l’inutile mistero “chi è l’Amministratore del sito?”) c’è una seconda riunione, parte in comune tra più route, che si concentra di più su un mistero a seconda del personaggio scelto, il motivo? Nessuno… come detto all’inizio il world building è uno schifo *ahah*
Il gioco sembra più interessato a infarcire in minuto un nuovo mistero più che creare una vera storia, per cui dopo poco perdi il conto dei segreti e (soprattutto) perdi il desiderio di andare avanti per vederci più chiaro.
L’altro problema è che le route sono davvero brevissime (2-3h cadauna) e molte non hanno motivo di esistere o lo perdono poco dopo, come mai? Perché il motivo di esistere di gran parte delle route è uno solo: svelare uno dei misteri.
Il gioco ti forza a giocarle in un certo ordine (quello che ho usato per introdurre i personaggi) e nelle route successive la conoscenza viene data per scontata, per cui via via che vai avanti le route vecchie perdono di utilità.
Altra cosa che mi ha lasciata perplessa, soprattutto con Hino, sono alcuni momenti di “defaiance” della storia che sfocia di colpo in descrizioni da Harmony e rende i personaggi allupati di punto in bianco.
Per un po’ ho supposto che fosse voluto, che alla fine avrebbero imbastito una scusa tipo alluring aroma che risveglia istinti selvaggi (??) ma si tratta probabilmente di un'altra idea sprecata o della riprova dell'incapacità di scrivere storie coerenti proprio della Kanazawa Tomio…? Se non altro quei punti mi hanno fatto sbellicare dal ridere.
Visto che mi sono già dilungata tanto, visto che non faccio più recensioni alla “vecchia maniera”, non andrò oltre e non parlerò delle singole route -per cui questa è una mia recensione quasi spoiler free? WOW :P
Se però siete curiosi, o volete sapere la mia opinione su uno dei personaggi, non fatevi problemi a chiedere nei commenti.
Tirando le somme
L’ho già detto all’inizio: questo otome non mi è piaciuto (ormai sta diventando la norma -.-).
In parte il mio giudizio può essere falsato dalla stanchezza o dalla sfortuna di aver beccato un gioco che scopiazza cose che conosco (Shi Ki non so quanto sia effettivamente conosciuto da noi e/o se ancora qualcuno se lo ricordi) per cui la trama deboluccia mi è sembrata ancor più deboluccia di quanto, in proporzione, è veramente.
Ammetto di aver avuto il dente avvelenato fin dal principio perché ultimamente la Aksys stava peggiorando nel tradurre (questo tutto sommato non ha gravi errori, ma è anche vero che dura molto meno degli altri) e, in questo caso, ero irritatissima dal fatto che stessero vendendo full price un otome “breve” la cui partita media (common + route) è di 5 ore scarse e la sua durata completa (facendo tutte le route) e sulle 10.
Ne ho parlato in precedenza, però per contesto diciamo che 7’Scarlet sarebbe equiparabile a Period Cube (che ha una partita media di 4h, ma che in totale intrattiene per una ventina di ore -il doppio di 7’Scarlet) più che a un Amnesia ha invece una partita media di 7h e una durata complessiva di di una quarantina.
7’Scarlet non è un otome, cioè lo è ma non è capace di fare ciò che dovrebbe (ovvero creare una storiella d’amore sensata tra la protagonista e il bello di turno) perché si dedica di più alla parte mystery, che però è mal orchestrata e ricca di misteri scopiazzati e privi di mordente.
Non riesce a creare dei misteri intriganti e, il più delle volte, non riesce nemmeno a svelarli in maniera interessante.
Non riesce a costruire un rapporto tra i personaggi, soprattutto in campo amoroso, e la scrittura inconsistente non aiuta.
Il fatto che sia un gioco molto random lo si intuisce anche dal nome: “7’Scarlet”, che c'entra ben poco con la storia narrata.
“Scarlatto” è probabilmente riferito al colore dei fiori, che diventano rossi per ogni non-morto che ritorna in quella stagione; ma non ci sono di certo 7 non-morti nella storia (o se anche ci sono… sono al 90% personaggi secondari inutili)
Le route sono 6, non 7, per cui non è riferito nemmeno ai “belloni” di turno…
Le uniche cose che sono 7 sono le “sette leggende/misteri” del paese, che a ripensarci forse c’erano anche in Shi Ki (queste cose mi fanno venire in mente Persona 2 subito, per cui non vado oltre), ma anche se ogni tanto servono a far progredire la trama in realtà questi 7 misteri sono alquanto inutili e tangenziali (spoiler alert: alla fine il fulcro della trama è che la protagonista è così idi--- ehm, creti--- ehm… “pura” che attira il male in ogni sua forma).
Dopo ulteriori indagini personali direi che anche il titolo non c’entra nulla e/o è stato scelto a caso, ed è quindi l’ennesima idea sprecata di questo colabrodo di otome XD
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma direi che vi ho tediato anche troppo.
Come accennato sopra sentitevi liberi di chiedermi le cose nei commenti, non ho problemi a spoilerarvi ogni singolo minuto del gioco se questo vi eviterà di buttare nel wc 30€.
---Auch, questa era davvero cattiva~
Come al solito (anche se non so ancora per quanto visto che continuano a flaggarmi come sconce e gallery degli otome) trovate tutta la gallery CG su Tumblr. E sì, sono così poche le illustrazioni >.< |